lunedì 21 luglio 2008

Audi Q5 2008

Audi Q5 2008 - A voler ben vedere anche l’ultima nata non è poi così "ina": metro alla mano, misura 463 cm per 188 di larghezza e 165 di altezza. Ce n’è abbastanza per poter parlare di downsizing senza nemmeno un’ombra di "vorrei ma non posso". La presenza scenica della Q5 è notevole e non serve essere grandi fisionomisti per cogliere il family feeling con il resto della gamma. La calandra single-frame, qui più vorace che mai, i fari rettangolari che si spingono all’indietro e gli sbalzi ridotti ai minimi termini sono i geni forti, tipici dei membri della tribù Audi.

Nell’insieme il colpo d’occhio è sportivo, con la Q5 che sembra ben piantata a sulle ruote, senza essere però rasoterra. Giusto per la cronaca, anche se ben pochi clienti si sogneranno mai di avventurarsi nel fuoristrada vero, in Audi parlano di numeri di tutto rispetto per una off-road. Pendenza massima superabile di 31°, angoli di attacco e di uscita di 25°, altezza minima da terra di 20 cm e capacità di guado di 50 cm sono cifre che hanno poco da invidiare alla concorrenza più blasonata. Giusto l’angolo di dosso di 17° non è eccezionale ma all’utente della Q5 interessa sicuramente di più che il passo di 281 cm gli garantisca un’abitabilità degna di una berlina di rango e una capacità di carico compresa tra i 540 e i 1.560 litri.

Quanto invece ai motori, la gamma Q5 si articola per ora attorno a tre proposte, tutte note anche se tirate a lucido per il nuovo abbinamento. La versione più attesa utilizzerà il turbodiesel 2.0 TDI in configurazione da 170 cv e 350 Nm (204 km/h, 0-100 in 9,5 secondi e 14,9 km/litro di media), che guadagna in questa occasione un nuovo impianto di iniezione. Quando inizierà la prevendita, a settembre (con consegne a partire da novembre), sarà possibile averlo solo con il cambio manuale a sei marce, mentre in un secondo tempo sarà disponibile anche in alternativa il cambio robotizzato a doppia frizione S tronic a sette marce. Questo tipo di trasmissione è standard invece con gli altri due motori, il due litri TFSI a benzina da 211 cv e 350 Nm (222 km/h, 7,2 secondi e 11,8 km/litro) e il tre litri V6 TDI da 240 cv e 500 Nm tondi tondi (225 km/h, 6,5 secondi e 13,3 km/litro). In un secondo tempo, ai primi del 2009, la gamma si amplierà anche con l’arrivo del 2.0 TFSI a cambio manuale e del V6 3.2 FSI da 270 cv con cambio S tronic.

mercoledì 16 luglio 2008

Porsche Cayenne S Transsyberia 2008

Porsche Cayenne S Transsyberia 2008 - Nonostante l’eccellente risultato ottenuto nel 2007, gli ingegneri tedeschi non sono stati con le mani in mano e hanno lavorato molto per migliorare le auto da gara e renderle ancora più efficaci e resistenti nel fuoristrada. Rispetto al passato alcune modifiche si notano a occhio nudo, mentre altre sono celate alla vista. Confermato il tocco di arancione a livello della livrea, tra le novità più evidenti c’è il diverso taglio dei paraurti, disegnati più attillati per migliorare gli angoli di attacco e di uscita e limitare il rischio d’incontri troppo ravvicinati con il terreno.

Oltre che per le buche, la Cayenne Transsyberia 2008 è attrezzata anche per superare con maggior disinvoltura i guadi. Con le guarnizioni ottimizzate, il pavimento e le porte assicurano una tenuta stagna fino all’altezza dei finestrini. Come se non bastasse, molti componenti elettrici sono spostati in alto o comunque laddove l’acqua non riesce ad arrivare. La scheda tecnica parla di una profondità massima superabile in condizioni standard di 78 cm, pronti però ad aumentare considerevolmente con il semplice montaggio dello snorkel per il sistema di alimentazione.

Quanto invece alla meccanica, non si segnalano interventi di rilievo. Il V8 da 4,8 litri e 385 cv è sempre quello della Cayenne S, con l’aggiunta di uno scarico sportivo che permette di risparmiare qualche chilo sulla bilancia e godere di un sound un po’ più corposo quando si stuzzica l’acceleratore. Sul fronte trasmissione c’è il cambio standard, un automatico a sei marce modificato solo a livello dei rapporti, che sono poi quelli accorciati che utilizza la versione GTS. La trazione è integrale permanente Porsche Traction Management, con una ripartizione base della coppia motrice 62:38 tra ruote posteriori e anteriori. In caso di necessità, comunque, la centralina – aggiornata nel software - può cambiare le carte in tavola e scaricare anche tutta la potenza su un solo asse.

Quanto la motricità sia buona lo abbiamo potuto sperimentare sul campo, accomodandoci prima accanto al compassato Rod Millen e poi vicino all’irruente Tonino Tognana sul percorso di prova allestito dalla Porsche per gli equipaggi iscritti al Transsyberia 2008. Guidata in modo pulito o con il coltello tra i denti, questa Porsche fa comunque un figurone, rivelando potenzialità enormi. Tra le mani dell’arzillo cinquantaseienne neozelandese (dal 1994 al 2007 detentore del tempo record della Pikes Peak) ha mostrato soprattutto un grande bilanciamento sui tratti veloci, rivelandosi ben controllabile anche tenendo sullo sterrato velocità da autobahn.

lunedì 14 luglio 2008

Dacia Sandero

Dacia Sandero - L’appetito, si sa, vien mangiando. E così, dopo quattro anni di vendite a gonfie vele da parte della Logan, quelli della Dacia hanno deciso di lanciarsi in una nuova sfida. Il ruolo di best-seller in certi Paesi Emergenti come Romania e Marocco e di outsider "minimal chic" nei mercati principali inizia ad andare un po’ stretto alla Casa di Pitesti. Alla Dacia sono pronti ora a confrontarsi con le principali protagoniste del segmento B sul loro terreno, cimentandosi in una compatta a due volumi e cinque porte, la nuova Sandero.

Il vocabolo non è usato a sproposito. Il legame di parentela tra le due Dacia è strettissimo. La Sandero nasce infatti sulla stessa piattaforma della Logan con cui ha in comune anche lo schema delle sospensioni, tipo McPherson all’anteriore e interconnesse al posteriore. A fare da denominatore comune ci sono anche un’altezza minima da terra importante (per la Sandero siamo a quota 155 mm) e ampie protezioni per il sottoscocca. Giusto quel che serve, assieme a molle e ammortizzatori extrastrong per avere rapporti occasionali con gli sterrati senza rischiare danni alla salute degli organi meccanici. Per i più avventurosi si segnala inoltre un kit estetico con protezioni più vistose e con finitura metallica, disponibile come accessorio e che dà a questa Dacia un tocco… suvveggiante.

Chi sfoggia un aspetto totalmente nuovo è la plancia, anche se i più fisionomisti possono riconoscere qua e là componenti di derivazione Renault. Lo stile è moderno, meno squadrato che sulla Logan, con un più ampio ricorso a plastiche scure, dall’aria più elegante e prestigiosa. Un’altra figura fanno anche i pannelli delle porte, finalmente dotati (almeno quelli davanti) di maniglie degne di tale nome. Complice la nuova veste cromatica, la qualità percepita migliora sensibilmente. Sensazioni a parte, le finiture badano soprattutto al sodo. Di materiali pregiati non c’è traccia. Le plastiche sono in ogni caso di sana e robusta costituzione e gli assemblaggi sono ben saldi.

Sempre a settembre inizieranno le prime consegne, a ridosso del "porte aperte" che si terrà nel weekend del 20 e 21. Già da subito è possibile comunque ordinare la macchina, visto che prezzi e dotazioni sono già definiti. Ad aprire le danze è la versione base, che fa economia di tutto, anche di un nome particolare, e si chiama semplicemente Sandero. Scarna che più non si può, è priva anche di servosterzo e chiusura centralizzata ma ripaga le rinunce con un prezzo da saldi, di soli 7.350 euro in abbinamento al motore 1.400. Con 8.350 euro si porta invece a casa l’Ambiance con di serie appunto il servo e la chiusura, oltre alla funzione di ricircolo per l’aria e la regolazione in altezza delle cinture di sicurezza. La versione top è infine la Lauréate, proposta a 9.050 euro con il 1.400 e a 9.550 con il 1.600. In questo caso diventano standard tra le altre cose anche i vetri elettrici, lo schienale posteriore frazionato, i fendinebbia, il telecomando della chiusura centralizzata e il sedile e il volante regolabili in altezza. Il climatizzatore manuale è offerto in opzione assieme alla radio sulle Ambiance e Lauréate a 1.000 euro spaccati o da solo a 850.
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