Peugeot 308 RC Z - A prescindere da costi, esclusività e primati, davanti alla 308 RC Z è comunque impossibile restare indifferenti: sotto la luce del sole, ancor più che sotto quella dei riflettori, la linea è mozzafiato. Anche il frontale, che nei tratti somatici ricorda chiaramente quello delle 308 "vulgaris", diventa più grintoso grazie all’andamento più piatto del cofano motore e all’allargamento della carreggiata di 59 mm. Lo stretching fatto dalle ruote è più evidente nella zona posteriore, dove la carnosa nervatura sottoporta dà il la a parafanghi molto spallati.
La doppia gobbetta che fissa l’altezza massima della RC Z a 1.320 mm da terra non è solo coreografica. Una volta saliti (anzi si dovrebbe dire "scesi") a bordo è proprio nella nicchia sottostante che si va a incastrare la testa, con una traversa piazzata in modo inquietante a pochi centimetri dalla fronte. Inutile dire che una simile soluzione sarebbe bocciata in tronco per la produzione di serie ma per le concept, come in guerra e in amore, tutto è permesso. Lo stesso vale per fortuna anche per gli spettacolari sedili sportivi in pelle con occhielli in alluminio, il cui costo sarebbe probabilmente improponibile per una produzione in serie.
Poco male, però, perché sulle tortuose strade attorno a San Giminiano, piuttosto che seviziare il pedale dell’acceleratore, è stato ben più divertente sfruttare l’appoggio offerto dalle gomme 245/40 calzate su cerchi da 19",. Pur essendo un semplice prototipo, costruito quindi senza il patema d’animo della rigidezza a ogni costo, la 308 RC Z non torce tanto e sfrutta bene le carreggiate oversize e il baricentro rasoterra. Qualche cigolio non manca, ma considerando che stiamo parlando di un mezzo realizzato artigianalmente questa Peugeot esce a testa alta anche dallo sconnesso, rivelandosi nervosa e reattiva come una sportiva Doc.
I due posti posteriori sono assolutamente inutilizzabili da essere umani, a prescindere da taglia ed età, ma ce n’è comunque abbastanza per pensare che una coupé ispirata a questa RC Z potrebbe avere i numeri per far bene anche sul mercato.
La doppia gobbetta che fissa l’altezza massima della RC Z a 1.320 mm da terra non è solo coreografica. Una volta saliti (anzi si dovrebbe dire "scesi") a bordo è proprio nella nicchia sottostante che si va a incastrare la testa, con una traversa piazzata in modo inquietante a pochi centimetri dalla fronte. Inutile dire che una simile soluzione sarebbe bocciata in tronco per la produzione di serie ma per le concept, come in guerra e in amore, tutto è permesso. Lo stesso vale per fortuna anche per gli spettacolari sedili sportivi in pelle con occhielli in alluminio, il cui costo sarebbe probabilmente improponibile per una produzione in serie.
Poco male, però, perché sulle tortuose strade attorno a San Giminiano, piuttosto che seviziare il pedale dell’acceleratore, è stato ben più divertente sfruttare l’appoggio offerto dalle gomme 245/40 calzate su cerchi da 19",. Pur essendo un semplice prototipo, costruito quindi senza il patema d’animo della rigidezza a ogni costo, la 308 RC Z non torce tanto e sfrutta bene le carreggiate oversize e il baricentro rasoterra. Qualche cigolio non manca, ma considerando che stiamo parlando di un mezzo realizzato artigianalmente questa Peugeot esce a testa alta anche dallo sconnesso, rivelandosi nervosa e reattiva come una sportiva Doc.
I due posti posteriori sono assolutamente inutilizzabili da essere umani, a prescindere da taglia ed età, ma ce n’è comunque abbastanza per pensare che una coupé ispirata a questa RC Z potrebbe avere i numeri per far bene anche sul mercato.
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