Fiat Nuovo Scudo Panorama - Il design esterno non cambia rispetto al combi, con un bel muso aerodinamico e aggressivo, un paraurti imponente e una altrettanto vistosa presa d’aria inferiore. Slanciata anche la vista laterale attraversata da una sezione vetrata non troppo invadente e con i vetri posteriori oscurati e le porte posteriori scorrevoli, mentre il vero posteriore è caratterizzato da un portellone che più ampio non si può e da un piano di carico molto basso.
Due le versioni (passo corto e passo lungo) e due gli allestimenti proposti, oltre a tre motorizzazioni. Passo corto e passo lungo si differenziano per 33 cm di lunghezza: 4,8m il primo (con un passo di 3,0 m) e 5,135 m il secondo (con un passo di 3,122m). Cambia anche il numero di posti a sedere, ma la scelta non dipende dalla lunghezza: sia corto, sia lungo, lo Scudo può essere allestito per trasportare da 5/6 persone a 8/9.
Due gli allestimenti dello Scudo Panorama: Family ed Executive. Il primo rivolto alla clientela privata, che ha come prima esigenza spazio e comfort in un mezzo tutto sommato compatto, facile da guidare e agile; il secondo, un po’ più ruffiano, più d’elite, dedicato al trasporto professionale, come navette o shuttle. Differenze estetiche più che di sostanza.
E’ una monovolume solo un po’ più grande della media, per cui la guida è più alta, con un bel parabrezza ampio che porta luce all’interno ma anche tanta visibilità esterna. L’assetto guida non è da furgone, con la seduta a trespolo, ma da normale monovolume. Sedile e volante si regolano a piacere; i sedili sono comodi e spaziosi, con una buon contenimento laterale, adatti anche per lunghi viaggi; la disposizione dei comandi molto pratica e comoda, e il design interno che cerca di avvicinarsi a quello di un’auto.
Il comfort interno sembra infatti essere stato il principale obiettivo dei responsabili del progetto, che non hanno trascurato nulla per mettere a proprio agio famiglie e passeggeri executive: dal climatizzatore bi-zona che è risultato efficace anche nei giorni di grande caldo di questa primavera, al cruise-control e al limitatore di velocità per chi vuole affrontare lunghi viaggi in comodità evitando danni alla patente, fino a una moltitudine di vani aperti e chiusi disposti ovunque, persino sopra la testa.
Visto da dentro lo Scudo sembra grande, e in effetti lo spazio interno è molto, grazie soprattutto alla forma squadrata delle pareti, ma è solo un effetto ottico: alla guida poi la differenza con un’auto è minima e ci si riesce a infilare anche dove in un primo momento non si immaginerebbe. Anche salire e scendere è facile, con le due porte laterali posteriori scorrevoli che aprono un varco a prova di lottatore di Sumo. Nessun problema per le gambe, che trovano il giusto spazio per non intorpidirsi anche nei sedili della terza fila.
La tenuta di strada è elevata considerando il tipo di veicolo: lo Scudo si piega, ma non così tanto da provocare il mal di mare tra i passeggeri più sensibili. Si viaggia sul morbido, coccolati da sospensioni pneumatiche autolivellanti (a richiesta ma vivamente consigliate) che mantengono l’assetto costante indipendentemente dal carico. Lo Scudo resta ben piantato a terra grazie anche a un telaio che non torce e non si deforma, riducendo così anche le oscillazioni provocate da fondi stradali molto irregolari.
Unico neo, la rumorosità. E’ contenuta se rapportata agli altri mezzi della stessa categoria, ma sicuramente più alta di quella media prodotta dalle monovolume "normali". Rumorosità, bisogna dire, proveniente soprattutto dalle ruote, che una gommatura diversa dovrebbe ridurre sensibilmente, ma anche congenita in questo tipo di mezzi.
Due le versioni (passo corto e passo lungo) e due gli allestimenti proposti, oltre a tre motorizzazioni. Passo corto e passo lungo si differenziano per 33 cm di lunghezza: 4,8m il primo (con un passo di 3,0 m) e 5,135 m il secondo (con un passo di 3,122m). Cambia anche il numero di posti a sedere, ma la scelta non dipende dalla lunghezza: sia corto, sia lungo, lo Scudo può essere allestito per trasportare da 5/6 persone a 8/9.
Due gli allestimenti dello Scudo Panorama: Family ed Executive. Il primo rivolto alla clientela privata, che ha come prima esigenza spazio e comfort in un mezzo tutto sommato compatto, facile da guidare e agile; il secondo, un po’ più ruffiano, più d’elite, dedicato al trasporto professionale, come navette o shuttle. Differenze estetiche più che di sostanza.
E’ una monovolume solo un po’ più grande della media, per cui la guida è più alta, con un bel parabrezza ampio che porta luce all’interno ma anche tanta visibilità esterna. L’assetto guida non è da furgone, con la seduta a trespolo, ma da normale monovolume. Sedile e volante si regolano a piacere; i sedili sono comodi e spaziosi, con una buon contenimento laterale, adatti anche per lunghi viaggi; la disposizione dei comandi molto pratica e comoda, e il design interno che cerca di avvicinarsi a quello di un’auto.
Il comfort interno sembra infatti essere stato il principale obiettivo dei responsabili del progetto, che non hanno trascurato nulla per mettere a proprio agio famiglie e passeggeri executive: dal climatizzatore bi-zona che è risultato efficace anche nei giorni di grande caldo di questa primavera, al cruise-control e al limitatore di velocità per chi vuole affrontare lunghi viaggi in comodità evitando danni alla patente, fino a una moltitudine di vani aperti e chiusi disposti ovunque, persino sopra la testa.
Visto da dentro lo Scudo sembra grande, e in effetti lo spazio interno è molto, grazie soprattutto alla forma squadrata delle pareti, ma è solo un effetto ottico: alla guida poi la differenza con un’auto è minima e ci si riesce a infilare anche dove in un primo momento non si immaginerebbe. Anche salire e scendere è facile, con le due porte laterali posteriori scorrevoli che aprono un varco a prova di lottatore di Sumo. Nessun problema per le gambe, che trovano il giusto spazio per non intorpidirsi anche nei sedili della terza fila.
La tenuta di strada è elevata considerando il tipo di veicolo: lo Scudo si piega, ma non così tanto da provocare il mal di mare tra i passeggeri più sensibili. Si viaggia sul morbido, coccolati da sospensioni pneumatiche autolivellanti (a richiesta ma vivamente consigliate) che mantengono l’assetto costante indipendentemente dal carico. Lo Scudo resta ben piantato a terra grazie anche a un telaio che non torce e non si deforma, riducendo così anche le oscillazioni provocate da fondi stradali molto irregolari.
Unico neo, la rumorosità. E’ contenuta se rapportata agli altri mezzi della stessa categoria, ma sicuramente più alta di quella media prodotta dalle monovolume "normali". Rumorosità, bisogna dire, proveniente soprattutto dalle ruote, che una gommatura diversa dovrebbe ridurre sensibilmente, ma anche congenita in questo tipo di mezzi.
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