Jeep Wrangler 2007 - Non solo si fa (particolarmente) bella, mantenendo tutti i tratti distintivi, come la griglia a sette feritoie con i fari tondi, la ruota di scorta esterna, il parabrezza ribaltabile (per la prima volta curvo e inclinato) e le luci di coda appese alla carrozzeria, ma si fa anche in due per piacere di più. Le versioni, infatti, raddoppiano: Wrangler, corta con tre porte e quattro posti, e Wrangler Unlimited, lunga con cinque porte e cinque posti. Una vera rivoluzione per Wrangler che finora si era allungata a ogni passaggio generazionale ma che non aveva ancora osato il grande passo.
Due opzioni anche per il tetto, come sempre, ma la novità è che ora sono opzioni furbe che rendono lo strip tease della Wrangler facile facile. La versione corta con la capote in tela diventa quasi una cabrio: si levano i blocchi al parabrezza, si sgancia la protezione sul montante centrale e il telo si ripiega a mantice dietro i sedili posteriori.
Anche l’interno è da vera Jeep, nella classica impostazione spartana e funzionale, con la consolle centrale verticale come l’Empire State Building, e spartana anche nei materiali, con plastiche robuste ma che poco concedono al superfluo. I sedili sono più grandi e confortevoli e soltanto pagando un sovrapprezzo si possono ottenere airbag laterali integrati, di serie ci sono soltanto gli anteriori. L’aumento delle dimensioni aumenta lo spazio, in larghezza e in lunghezza, con l’Unlimited che offre spazio in abbondanza per le gambe di chi siede dietro.
Sull’entertainment la Wrangler va forte, con i suoi tweeter arrampicati sulla plancia come posti di guardia per non perdere nemmeno un acuto, la possibilità di montare un hi-fi Infiniti da 368 Watt o il MyGig, che non ha nulla da spartire con il robot d’acciaio ma che include, oltre al navigatore Gps e allo schermo touch screen da 6,5", anche un hard disk da 20Gb in cui immagazzinare fino a 1600 brani da quattro minuti, riconosciuti grazie a Gracenote.
Per chi ha davvero intenzione di cimentarsi sul Rubicon Trail, il percorso offroad di culto tra i fuori stradisti tra Nevada e California, ha anche una versione dedicata, con il riduttore Rock-Trac dalle ridotte più corte (4,0:1 vs 2,72:1) per passaggi a passo di bruco, differenziali bloccabili con comandi sulla consolle centrale, assali anteriori e posteriori Dana 44 e la barra stabilizzatrice anteriore a scollegamento elettronico Active Sway Bar System, per ballare un twist più spinto fino a 29km/h.
La Jeep Wrangler è disponibile in quattro allestimenti: Sport, Sport Plus, Sahara e Rubicon con prezzi di attacco di 26.630 euro, 31.160 per la Unlimited, fino a rispettivamente 32.990 e 38.360 per le Rubicon CRD con cambio automatico. La Sport ha tetto in tela (Freedom Top per Unlimited) e dotazione spartana, con sedile guida regolabile in altezza, abitacolo lavabile con tappi di scarico, cerchi in lega da 16 pollici, radio con lettore CD/DVD/Mp3, ingresso AUX a 6 altoparlanti, roll-bar imbottito con altoparlanti integrati, airbag frontali ed ESP ‘3 Mode’ con TCS, ERM e BAS, a cui aggiungere magari il Power Convenience Group con alzacristalli elettrici e chiusura centralizzata con telecomando (510 euro).
Due opzioni anche per il tetto, come sempre, ma la novità è che ora sono opzioni furbe che rendono lo strip tease della Wrangler facile facile. La versione corta con la capote in tela diventa quasi una cabrio: si levano i blocchi al parabrezza, si sgancia la protezione sul montante centrale e il telo si ripiega a mantice dietro i sedili posteriori.
Anche l’interno è da vera Jeep, nella classica impostazione spartana e funzionale, con la consolle centrale verticale come l’Empire State Building, e spartana anche nei materiali, con plastiche robuste ma che poco concedono al superfluo. I sedili sono più grandi e confortevoli e soltanto pagando un sovrapprezzo si possono ottenere airbag laterali integrati, di serie ci sono soltanto gli anteriori. L’aumento delle dimensioni aumenta lo spazio, in larghezza e in lunghezza, con l’Unlimited che offre spazio in abbondanza per le gambe di chi siede dietro.
Sull’entertainment la Wrangler va forte, con i suoi tweeter arrampicati sulla plancia come posti di guardia per non perdere nemmeno un acuto, la possibilità di montare un hi-fi Infiniti da 368 Watt o il MyGig, che non ha nulla da spartire con il robot d’acciaio ma che include, oltre al navigatore Gps e allo schermo touch screen da 6,5", anche un hard disk da 20Gb in cui immagazzinare fino a 1600 brani da quattro minuti, riconosciuti grazie a Gracenote.
Per chi ha davvero intenzione di cimentarsi sul Rubicon Trail, il percorso offroad di culto tra i fuori stradisti tra Nevada e California, ha anche una versione dedicata, con il riduttore Rock-Trac dalle ridotte più corte (4,0:1 vs 2,72:1) per passaggi a passo di bruco, differenziali bloccabili con comandi sulla consolle centrale, assali anteriori e posteriori Dana 44 e la barra stabilizzatrice anteriore a scollegamento elettronico Active Sway Bar System, per ballare un twist più spinto fino a 29km/h.
La Jeep Wrangler è disponibile in quattro allestimenti: Sport, Sport Plus, Sahara e Rubicon con prezzi di attacco di 26.630 euro, 31.160 per la Unlimited, fino a rispettivamente 32.990 e 38.360 per le Rubicon CRD con cambio automatico. La Sport ha tetto in tela (Freedom Top per Unlimited) e dotazione spartana, con sedile guida regolabile in altezza, abitacolo lavabile con tappi di scarico, cerchi in lega da 16 pollici, radio con lettore CD/DVD/Mp3, ingresso AUX a 6 altoparlanti, roll-bar imbottito con altoparlanti integrati, airbag frontali ed ESP ‘3 Mode’ con TCS, ERM e BAS, a cui aggiungere magari il Power Convenience Group con alzacristalli elettrici e chiusura centralizzata con telecomando (510 euro).
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