Skoda Roomster - Il frontale è davvero aeronautico, il muso è tondo, con il nasone Skoda al centro, e sfaccettato come quello della prua di un Canadair della Protezione Civile. Le pieghe ricordano un poco la BMW Serie 1, ma la vista è originale, sottolineata dallo stile delle portiere anteriori, con il taglio a boomerang del finestrino. Anche la forma del tetto, alto per riuscire a collegare la driving room alla living room posteriore, è originale, bombata come un cappellino da baseball.
Anche il gruppo Volkswagen ha cambiato strategia: dalle auto tutte uguali e rese diverse soltanto da plastiche facciali superficiali per identità di marchio, si è passati al concetto di banca organi, come per il gruppo Ford, con cui realizzare collage originali. Con la Roomster la nuova strategia delle sinergie è a pieno regime e la nuova ceca può permettersi di essere decisamente differente da ogni altra auto di famiglia, con una parte della Octavia prima serie e una di quella della seconda, una parte della Fabia... Doktor Frankenstein c'ha provato anche con gli umani, ma con le auto viene molto meglio.
Se la veranda non vi piace, non potete che apprezzare quanto spazio all'interno questa soluzione porta. Quattro gran pezzi di carne e ciccia taglia XXL non trovano problemi per gambe, spalle e testa (e non è necessaria una chioma alla Yul Brinner per non toccare il soffitto). E anche se i bagagli sono di taglia forte e si sfruttano tutti e 15 i centimetri di scorrimento dei due sedili laterali offerti dal sistema VarioFlex per far posto nella stiva, si può avere l’effetto limousine stretch e le gambe distese con i sedili tutti arretrati, o l’effetto berlina con i sedili tutti avanzati. I sedili posteriori, poi, sono più alti rispetto agli anteriori di 46 millimetri, per offrire una visione panoramica della strada, come al cine. Per i claustrofobici gravi, tra gli optional c’è anche un tetto in cristallo panoramico a tutta grandezza.
La gamma dei motori si adatta a qualsiasi esigenza e a qualsiasi borsellino. Tre scelte a benzina, 1.2 tre cilindri da 64 cv, 1.4 da 85 e 1.6 da 105 cavalli. E tre scelte a gasolio, con due versioni del 1.4 TDI, da 70 o 80 cavalli, e il 1.9 TDI da 105 cv anche con filtro antiparticolato. Quattro gli allestimenti: base, con il prezzo d'attacco e una dotazione da veri asceti, giusto airbag anteriori e laterali, Abs+Msr, sedile guida regolabile in altezza, volante regolabile in altezza e profondità, retrovisori regolabili manualmente dall’interno, alzacristalli elettrici anteriori e chiusura centralizzata con telecomando, e poi Style (con climatizzatore semiautomatico, fari alogeni ellissoidali e computer di bordo), Comfort e Sport, entrambi con cerchi in lega da 15" per la Comfort e da 16" per la Sport, sensori di posteggio e fendinebbia. Al lancio, previsto per il 23 e 24 settembre 2006, i prezzi saranno compresi indicativamente tra 12.500 e 19.000 euro.
Il pilota, con sedile regolabile in altezza e volante aggiustabile in altezza e profondità, non fatica troppo a trovare la sua dimensione, anche se la plancia, alta e bombata che sembra gonfia per seguire l’andamento del cofano, confonde un poco sulla percezione degli ingombri. La sensazione da guida furgonata, verticale, di molte tuttospazio, con la Roomster è scongiurata. La percezione di buona qualità continua anche in movimento, con cambi silenziosi, veloci e facili per qualsiasi pilota e tutti i comandi che reagiscono bene e trasmettono fedelmente le sensazioni di cui ha bisogno chi guida.
Un difetto della Roomster è il comfort acustico, in particolare quello meccanico prodotto dai motori. Non importa che siano a benzina o a gasolio, tutti si fanno sentire. I benzina, tra cui il gruppo Volkswagen ne annovera tra i migliori in circolazione, sono decisamente più confortevoli nella guida cittadina: ben equilibrati che quasi sembrano spenti quando girano al minimo, si fanno sentire a regimi elevati e in autostrada e, anche alla velocità Codice di 130 km/h, il rumore è fastidioso. Per i motori a gasolio, meno comfort al minimo, per rumore e qualche leggera vibrazione, ma un rumore meno fastidioso in velocità.
La Roomster, con la sua casa da paguro da portarsi dietro pesa intorno ai 12 quintali e per rendersi la vita facile è meglio evitare i motori più piccoli a meno che non si guidi come Mister Magoo. Se Skoda segue una politica di prezzo simile a quella dell’Octavia, con pochi euro di differenza tra benzina e diesel, la scelta del motore 1.9 TDI, vale la pena, con la possibilità di una guida agile o anche sportiva e una autonomia interessante col pieno (18,5 km/litro è la media combinata dichiarata).
Anche il gruppo Volkswagen ha cambiato strategia: dalle auto tutte uguali e rese diverse soltanto da plastiche facciali superficiali per identità di marchio, si è passati al concetto di banca organi, come per il gruppo Ford, con cui realizzare collage originali. Con la Roomster la nuova strategia delle sinergie è a pieno regime e la nuova ceca può permettersi di essere decisamente differente da ogni altra auto di famiglia, con una parte della Octavia prima serie e una di quella della seconda, una parte della Fabia... Doktor Frankenstein c'ha provato anche con gli umani, ma con le auto viene molto meglio.
Se la veranda non vi piace, non potete che apprezzare quanto spazio all'interno questa soluzione porta. Quattro gran pezzi di carne e ciccia taglia XXL non trovano problemi per gambe, spalle e testa (e non è necessaria una chioma alla Yul Brinner per non toccare il soffitto). E anche se i bagagli sono di taglia forte e si sfruttano tutti e 15 i centimetri di scorrimento dei due sedili laterali offerti dal sistema VarioFlex per far posto nella stiva, si può avere l’effetto limousine stretch e le gambe distese con i sedili tutti arretrati, o l’effetto berlina con i sedili tutti avanzati. I sedili posteriori, poi, sono più alti rispetto agli anteriori di 46 millimetri, per offrire una visione panoramica della strada, come al cine. Per i claustrofobici gravi, tra gli optional c’è anche un tetto in cristallo panoramico a tutta grandezza.
La gamma dei motori si adatta a qualsiasi esigenza e a qualsiasi borsellino. Tre scelte a benzina, 1.2 tre cilindri da 64 cv, 1.4 da 85 e 1.6 da 105 cavalli. E tre scelte a gasolio, con due versioni del 1.4 TDI, da 70 o 80 cavalli, e il 1.9 TDI da 105 cv anche con filtro antiparticolato. Quattro gli allestimenti: base, con il prezzo d'attacco e una dotazione da veri asceti, giusto airbag anteriori e laterali, Abs+Msr, sedile guida regolabile in altezza, volante regolabile in altezza e profondità, retrovisori regolabili manualmente dall’interno, alzacristalli elettrici anteriori e chiusura centralizzata con telecomando, e poi Style (con climatizzatore semiautomatico, fari alogeni ellissoidali e computer di bordo), Comfort e Sport, entrambi con cerchi in lega da 15" per la Comfort e da 16" per la Sport, sensori di posteggio e fendinebbia. Al lancio, previsto per il 23 e 24 settembre 2006, i prezzi saranno compresi indicativamente tra 12.500 e 19.000 euro.
Il pilota, con sedile regolabile in altezza e volante aggiustabile in altezza e profondità, non fatica troppo a trovare la sua dimensione, anche se la plancia, alta e bombata che sembra gonfia per seguire l’andamento del cofano, confonde un poco sulla percezione degli ingombri. La sensazione da guida furgonata, verticale, di molte tuttospazio, con la Roomster è scongiurata. La percezione di buona qualità continua anche in movimento, con cambi silenziosi, veloci e facili per qualsiasi pilota e tutti i comandi che reagiscono bene e trasmettono fedelmente le sensazioni di cui ha bisogno chi guida.
Un difetto della Roomster è il comfort acustico, in particolare quello meccanico prodotto dai motori. Non importa che siano a benzina o a gasolio, tutti si fanno sentire. I benzina, tra cui il gruppo Volkswagen ne annovera tra i migliori in circolazione, sono decisamente più confortevoli nella guida cittadina: ben equilibrati che quasi sembrano spenti quando girano al minimo, si fanno sentire a regimi elevati e in autostrada e, anche alla velocità Codice di 130 km/h, il rumore è fastidioso. Per i motori a gasolio, meno comfort al minimo, per rumore e qualche leggera vibrazione, ma un rumore meno fastidioso in velocità.
La Roomster, con la sua casa da paguro da portarsi dietro pesa intorno ai 12 quintali e per rendersi la vita facile è meglio evitare i motori più piccoli a meno che non si guidi come Mister Magoo. Se Skoda segue una politica di prezzo simile a quella dell’Octavia, con pochi euro di differenza tra benzina e diesel, la scelta del motore 1.9 TDI, vale la pena, con la possibilità di una guida agile o anche sportiva e una autonomia interessante col pieno (18,5 km/litro è la media combinata dichiarata).
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