
Sugli altri lati, la carrozzeria ricalca fedelmente quanto mostrato dalla sorella a tre volumi, a partire dal frontale, in cui svettano fari di grandi dimensioni e leggermente incassati. Al centro si nota invece un’ampia depressione a forma di U che culmina nella mascherina. Dai lati spuntano i massicci passaruota, che danno ospitalità a cerchi da 14 pollici con pneumatici 175/70. Poco più in alto corrono una linea di cintura obliqua e i finestrini che paiono disegnati con il compasso, descrivendo un arco che si congiunge poi alla fanaleria.
Superiori alla media sono anche le potenze dei tre motori previsti, tutti rispettosi della normativa Euro 4. La punta di diamante è il turbodiesel 1.500 CRDi con turbina a geometria variabile capace di erogare 110 CV a 4.000 giri e dotato di una coppia massima di 235 Nm a 2.000 giri.

Tre anche gli allestimenti, con quello di ingresso (1.4 LX Easy) che di serie ha ABS, il ripartitore di frenata, gli airbag lato guida e passeggero, volante regolabile in altezza, alzacristalli elettrici, sedili posteriori abbattibili, sedile guida regolabile in altezza. Il tutto per un prezzo di attacco di 10.950 euro chiavi in mano. Con 1.450 euro in più si passa alla 1.4 EX Life, che di serie aggiunge climatizzatore manuale, chiusura centralizzata, fendinebbia, interni Metal Look, airbag laterali. Con altri 700 euro in più (13.100 in totale) si passa alla EX Challenge che di serie ha in più il climatizzatore automatico, volante in pelle, sinto CD MP3 e, optional, il controllo elettronico della stabilità. Il Top è la 1.6 CVVT EX Sport, che di serie aggiunge l’Esp, lo spoiler posteriore, cerchi in lega da 15" e interni sportivi. Per lei il prezzo sale a 14.950 euro.
Cos’è, la nuova Corsa? Il fatto stesso che il parcheggiatore l’abbia confusa con un’altra auto europea significa già che la nuova Rio è uscita definitivamente dall’anonimato delle "solite macchine coreane". Ha cambiato marcia e ha anche cambiato destinazione d’uso presentandosi se non sbarazzina almeno moderna ed appagante anche per lo sguardo. Non più station wagon senza pretese, ma berlinetta cinque porte con uno stile più personale. Ennesima mossa azzeccata per il costruttore coreano che ultimamente ci ha preso gusto a proporre modelli interessanti a modico prezzo.
Buono lo spazio vitale per i due posti anteriori, anche se chi ha

Oltre quella soglia arriva, piuttosto perentoria, la spinta del turbo che assicura per la Rio accelerazioni brillanti. Occorre quindi lavorare un po’ di cambio per restare nel regime giusto e proprio il cambio un po’ lungo e gommoso negli innesti è forse la parte meno convincente. Per il resto non ci si può davvero lamentare del lavoro svolto dai tecnici coreani.
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