
Le vere novità di questa versione sono tutte occultate alla vista. Di nuovo c’è innanzitutto un innovativo motore diesel della serie D-4D, il top tecnologico della Casa. Architettura e cilindrata sono le stesse dell’attuale 2.0 D-4D, già presente sulla Corolla, ma ciò che cambia sono le prestazioni.
Sotto il vestito c’è però più sostanza di quanto i dati non dicano. Per esempio, la pressione di iniezione viene ottenuta indipendentemente dal numero di giri del motore; un turbo a geometria variabile aumenta le prestazioni e contribuisce a ridurre i consumi; la camera di combustione è formata in modo da rendere più efficiente la combustione; vibrazioni e rumore sono stati sensibilmente ridotti grazie a una doppia accensione pilota che anticipa l’accensione principale. Sotto i 1200 giri il rumore si riduce così di 4 decibell, una differenza che si percepisce a orecchio.
Ma n

Il prezzo rimane invariato rispetto alla versione 110 cv: 18.280 euro per la tre porte, 500 euro in più per la cinque porte. Chiavi in mano ovviamente. Prezzi concorrenziali se confrontati con la concorrenza diretta e a parità di allestimento: si parla di Fiat Stilo Activa Jtd, Ford Focus TDCi e Peugeot 307 110 XT, per la precisione. A richiesta per la Corolla c’è solo il navigatore satellitare (2.400 euro o 1350 secondo il modello), il tetto apribile elettrico (650 euro) e la vernice metallizzata (340 euro).
La doppia accensione preventiva sembra aver centrato il problema, perché la riduzione di rumore rispetto alla versione precedente è sensibile. Sarà anche merito della migliore insonorizzazione, dell’impiego di feltro isolante su consolle e cassetto portaoggetti, del motore chiuso ermeticamente con un coperchio integrale, del foglio di bitume steso sotto il pavimento e della schiuma isolante spruzzata ovunque, sta di fatto che come diesel è davvero silenziosa. E anche a velocità autostradali l’ambiente interno resta ovattato, per niente disturbato dai rumori molesti tipici dei diesel meno evoluti.
I sei cavalli in più del D-4D Euro IV non sono moltissimi, ma sufficie

L’unico appunto è in una seconda marcia un po’ corta, che a 80 all’ora è già in prossimità del fuorigiri e costringe a cambiare proprio quando farebbe comodo ancora qualche metro di allungo.
Nessun commento:
Posta un commento