venerdì 27 luglio 2007

Volkswagen Golf Variant 2007

Volkswagen Golf Variant 2007 - Frontale come quello delle Golf a tre e cinque porte, fiancate alte smussate alla base delle portiere, vetri dal taglio ultraclassico e coda già vista che ricorda una lista senza fine di altre auto, in primis la wagon della Honda Accord di un paio di generazioni fa per le luci che finiscono a punta sulle fiancate e con accenni di Audi Q7 nella parte bassa del paraurti. Non un capolavoro di originalità, ma una wagon classica come la solita grisaglia o una cravatta regimental.

Cinquecentocinque litri (745 fino al tetto) da riempire se si viaggia in cinque, con un doppio fondo capace e regolare da ulteriori 55 litri che si può integrare nel volume complessivo. Se si viaggia in due il volume raggiunge i 1.495 litri e si possono caricare oggetti lunghi fino a 174 centimetri ma, se il posto del passeggero è libero si può anche abbassare in avanti lo schienale (optional per la Trendline e di serie per le altre versioni). Il portellone è del tipo bocca larga, la soglia è a 57 centimetri da terra e il vano di carico ha una larghezza minima di 129 centimetri.

Due motori a gasolio TDI, 1.9 da 105 cv e 2.0 da 140 cv, e tre a benzina, 1.6 da 102cv e 1.4 TSI da 140 e 170 cv. I motori Twincharger a iniezione diretta di benzina TSI, di cui solo la versione da 140 cv disponibile al lancio a giugno, uniscono i vantaggi del compressore volumetrico a quelli del turbocompressore, adottandoli entrambi per tanta coppia ai bassi regimi e tanta potenza agli alti regimi, con consumi davvero modesti. La versione da 140 cv eroga 220 Nm di coppia massima da 1.500 a 4.000 giri, accelera da 0 a 100 km/h in 9,5 secondi fino a 205 km/h e dichiara consumi medi pari a poco più di 14 km/litro. Cambio a cinque marce per la 1.6, a sei marce per le altre Golf Variant, con l’opzione (1.625 euro) dell’ottimo DSG per TDI e TSI, in arrivo anche con sette marce.

La qualità della Golf è sempre stata il benchmark della categoria e anche l’ultima serie avrà perso l’originalità dello stile ma certo non la qualità. I materiali utilizzati sono di pregio per l’aspetto e per come stimolano i polpastrelli, i comandi sono piacevoli da utilizzare e perfino l’odore dell’abitacolo è piacevole, anche se ha perso il piacevole profumo da giocattoli per neonati della serie precedente.

I comandi seguono nella disposizione i fondamenti della razionale scuola germanica, anche se i tasti color argento al centro della plancia confondono la lettura della funzione. Strumenti grandi illuminati in blu come tutte le Golf da un paio di generazioni e un bel visore chiaro rosso su nero al centro informano su tutto quanto serve, dalla indicazioni del navigatore satellitare al nome della radio in ascolto.

È un’auto da famiglia più che da corsa e tutti comandi sono pensati per una guida serena più che per il da-casello-a-casello. Lo sterzo ha reazioni tranquille e non è troppo diretto e anche il pedale del freno è pensato per arresti dolci più che per staccate da Gran Premio. Comandi soft con cui convivere serenamente e con cui è possibile anche sbrigarsi quando si ha fretta.

Il cambio invece di sei marce potrebbe averne soltanto quattro, tanta è la disponibilità a riprendere da regimi bassissimi, con un seconda-sesta a portata di mano senza che il motore ne soffra. Si viaggia a regimi da turbodiesel moderno ma, se si ha bisogno di motore per fare un sorpasso, per esempio, il millequattro tira fino a settemila giri senza perdersi d’animo lungo la strada.

A pari cavalli, 140, per la Golf Variant è disponibile anche il duemila TDI. Buon motore, per carità, ma il millequattro lo mette subito in ombra. Il TDI è più rumoroso, con vibrazioni da diesel e tanta coppia ai bassi regimi ma poco allungo verso i piani alti del contagiri. Prestazioni analoghe e un vantaggio sui consumi per la TDI, quasi 20 contro 14 km/litro nel ciclo medio, ma contando che la differenza di prezzo rispetto ai 140 cavalli a benzina della Golf Variant 1.4 TSI è pari a 3200 euro, non c’è da pensarci nemmeno un minuto su quale scegliere, a meno che non viviate in auto e percorriate parecchie decimigliaia di chilometri all’anno. Ma anche il silenzio assoluto del motore TSI ha un prezzo…

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