mercoledì 12 settembre 2007

Audi A4 e S4 Cabriolet 2006

Audi A4 e S4 Cabriolet 2006 - Il resto della carrozzeria mantiene il solito aplomb, frutto di linee tese, semplici e pulite, con una linea di cintura molto alta. D’altra parte le cabrio Audi sono sempre state tra le più eleganti sul mercato. E tra quelle che invecchiano meglio. Basta ripensare alla vecchia 80 cabrio nata quindici anni fa su un progetto già datato, che mantiene ancora oggi la signorile eleganza di un vecchio cappotto di buona fattura. Anche la rinnovata A4 non sfugge alla regola. Forse c’è poco spazio per le emozioni, ma sembra davvero adatta a tutte le occasioni: per la prima a teatro come per una sgroppata serale sul lungolago col vento tra i capelli.

Più limitati i cambiamenti nell’abitacolo, con i soliti quattro posti comodi (la superficie di seduta lunga, il supporto lombare regolabile, le regolazioni millimetriche), interni di qualità che miscelano con sapienza materiali pregiati (come le modanature in noce o in betulla venata), ergonomia (strumenti e comandi sono in posizione rialzata in modo da rientrare nel campo visivo di chi guida), design e la consueta cura nell’assemblaggio. Capote elettrica d’ordinanza (si apre e si chiude in 21 secondi e può essere azionata anche in movimento fino a 30 km/h) e un bagagliaio degno di questo nome completano il quadro (246 litri con capote ripiegata e 315 senza).

Anche gli aspetti legati alla sicurezza hanno ricevuto la dovuta attenzione. Nel malaugurato caso di incidenti la A4 può contare su raffinati sistemi di protezione dei passeggeri. Oltre alla già citata "batteria" di airbag fanno capolino uno specifico sistema di protezione dagli urti laterali e, soprattutto, punto sempre critico per le auto senza tetto, un sistema di protezione attiva in caso di ribaltamento con due staffe estraibili dietro i sedili posteriori. Qualcuno si ricorda ancora le linee delle vecchie cabrio deturpate dal roll bar? Il progresso ha portato con se più charme e anche più sicurezza....

Un Diesel su una cabrio? Il Gruppo Volkswagen fu uno dei primi a osare l’inosabile, proponendo l’accoppiata "vento nei capelli e ticchettio negli orecchi". Ma quello che sembrava un azzardo era solo una brillante intuizione e oggi, anche altri, facendo finta di niente, si sono adeguati. Del resto se dieci anni fa i 90 cv dei primi TDI potevano lasciare spazio a qualche perplessità, già l’A4 ante-restyling poteva contare su un nobile 6 cilindri da 163cv, mica bruscolini. Per fare onore al look più grintoso di questa nuova release, in casa Audi hanno rilanciato la sfida con il nuovo 3.0 TDI, sempre con 6 cilindri ma con gli innovativi iniettori piezoelettrici.

Non da meno, comunque, anche la scelta di propulsori alimentati con la vecchia ma pur sempre valida benzina. Le due novità sono a iniezione diretta, con il marchio FSI e TFSI (combina la tecnologia turbo con quella a iniezione diretta FSI) che stanno diventando l’ennesimo motivo d’orgoglio teutonico. Il 3.2 V6 FSI da 255 cv a 6500 giri (330 Nm a 3.250 giri, 0-100 km/h in 6,8 secondi e 250 km/h) rappresenta il massimo disponibile per gli sportivi, in attesa che arrivi in Italia la versione S4 con V8 da 344 cv a 7.000 giri e 410 Nm a 3.500 giri (250 km/h e 5,9 secondi nel 0-100 km/h).

Per le versioni a benzina si va da un minimo di 37,650 euro per la 1.8 Turbo con cambio manuale (lo stesso prezzo della versione precedente) ai 44.000 euro della 2.0 TFSI con multitronic ma senza trazione integrale, ai 48.000 euro della 3.2 FSI da 255 cv manuale quattro. Icon i diesel si parte dai 39.000 euro della 2.0 TDI 140 cv manuale a trazione anteriore e si arriva ai 47.000 della 3.0 TDI tiptronic quattro. Queste per ora le motorizzazioni disponibili in Italia.

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