giovedì 6 settembre 2007

Jaguar S-Type 2.7D V6

Jaguar S-Type 2.7D V6 - Non faccio quindi mistero di considerare le Jaguar di una volta mirabili esempi di eleganza, tanto da aver utilizzato, sette anni fa, una Mk II nera anche per il mio matrimonio (vedasi galleria fotografica e a proposito... grazie ancora, Andrea!). Logico quindi che la S-Type, specie se anche lei nera, eserciti su di me un fascino particolare. Dichiarata la tara, ricavare il giudizio netto sarà ora più facile...

La coda non è invece seduta come quelle di una volta e si staglia ben più alta, come se fosse frutto di anni di sedute rassodanti in palestra. Non che nella sostanza cambi molto: il bagagliaio resta lungo e largo ma poco profondo: è ottimo per il trasporto dei quadri ma se l’imballo è voluminoso, già un televisore da 14" può diventare un trasporto eccezionale. Per fortuna che lo schienale del divano è ribaltabile… Sotto il trasparente rosso, le luci hanno un look che più moderno non si può e così, vista da dietro, la S-Type ammicca ai nostalgici solo con i due terminali di scarico cromati, qui pudicamente rivolti verso il basso.

E non è che le cose cambino in movimento. Quale che sia la posizione della lancetta del contagiri, il silenzio regna sempre sovrano nell’abitacolo e solo ad alta velocità si possono avvertire leggeri sibili aerodinamici dagli specchietti. Il più delle volte, specialmente nei percorsi extraurbani, si finisce così con il tenere lo stereo spento per godersi in santa pace un po’ di silenzio.

Fatta questa premessa, sarebbe quindi normale dover fare i conti con un rollio marcato in curva e dover scendere a compromessi sul fronte della precisione di guida. E invece la situazione resta positiva. Chiaramente la S-Type predilige i tratti più veloci ma, pur senza essere una vera sportiva e alla faccia di una stazza da yacht (se non da petroliera), esce a testa alta anche dal misto affrontato a passo di carica.

E come potrebbe essere diversamente? Anche l’abitacolo è aristocratico, di stile neoclassico, con la pelle che riveste le comodissime poltrone e le venature del legno a tenere banco sugli arredi. Lo spazio per quattro è abbondante, mentre l’eventuale quinto deve fare i conti con gli ingombri del tunnel centrale. La qualità degli schiumati, utilizzati in lungo e in largo, come per esempio nella parte superiore della plancia, è ottima.

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