giovedì 6 settembre 2007

Citroën C4

Citroën C4 - Anche l’orgoglio Citroën, come quello di tutte le Case, si risveglia e il simbolo del marchio, la doppia V (che riprende il disegno degli ingranaggi inventati da André Citroën) si allarga a macchia d’olio. Sul frontale, si allarga così tanto da trasformarsi in calandra, motivo stilistico di tutta l’ultimissima generazione Citroën. Anche i fari, riprendono la forma della V, allungati verso l’alto come occhi d’aquila. In coda, il Double Chevron ingrassa e diventa massiccio e ben cromato.

Tutt’altro discorso per la coda della C4 berlina, un piccolo capolavoro (passatemela, è davvero ben disegnata e le foto non rendono giustizia) di design. Vista dal tre quarti anteriore, è arrotondata, un posteriore delicato, con uno stile femminile. Di tre quarti posteriore è elegante, importante, e la vista di coda piena è sportiva, con il lunotto rettangolare e basso che appoggia su carreggiate larghe. Tutto condito con bei tocchi di matita, dal taglio dei vetri, alla forma delle luci, alla genialità del portellone incassato rispetto alla linea della coda. Tutti tocchi originali, il dejà vu non riguarda la C4. In mezzo a tanta banalità stilistica è una vera perla.

L’abitacolo, per esempio, è un po’ anomalo. Non soltanto per il grande satellite schiacciato al centro della plancia che dispensa tutte le informazioni fondamentali, con i grandi numeri della velocità al centro, dalla grafica piacevole e funzionale. Soluzione ormai già vista e digerita.

Sopra il cuscino, trovano posto una batteria di spie e il contagiri analogico che si illumina di un rosso intenso quando si raggiungono regimi da sballo. Utile per l’inesperto, divertente per l’appassionato. Tutto a portata di occhio e di mano.

Basta alberelli profumati, la C4 si profuma da sola. Di fianco alle bocchette centrali della climatizzazione si trova un piccolo contenitore di essenze, dove si inseriscono cartucce Citroën, con tanto di rotella per regolare l’intensità della profumazione. L’assaggio in prova di un paio di essenze ha soddisfatto l’olfatto: niente a che vedere con alcuni deodoranti in commercio fastidiosi anche quando ci si affianca in moto al semaforo.

La Citroën C4 si presenta con una dotazione elettronica di prim’ordine. Oltre al limitatore/regolatore di velocità di serie su tutte le C4, offre sensori di posteggio, sensore di pressione degli pneumatici, luci ad attivazione automatica, sensore pioggia per la regolazione dei tergicristalli, vivavoce Bluetooth e fari allo Xenon direzionali (che si orientano automaticamente all’interno della curva).

La gamma motori disponibile per la Citroën C4 è in grado di soddisfare ogni esigenza, con quattro motori a benzina (1.4 da 90cv, 1.6 da 110cv, 2.0 da 138cv e, soltanto per la coupé, 180cv) e tre a gasolio (1.6 HDI da 92 e 110cv, 2.0 HDI da 138cv). Quattro gli allestimenti tra cui scegliere: Classique, VTR, Elegance ed Exclusive. La dotazione della Classique è completa, con Abs + ripartitore di frenata + aiuto nelle frenate di emergenza, airbag frontali, laterali e a tendina, servosterzo ad assistenza variabile, chiusura con telecomando, climatizzatore manuale, computer di bordo, diffusore di fragranze, regolatore e limitatore di velocità, retrovisori a regolazione elettrica, fendinebbia e cassetto portaoggetti climatizzato ed ESP per la 1.6 HDI da 110cv.

Moderno nello stile e ben realizzato nella scelta dei materiali utilizzati, l’abitacolo della C4 si fa apprezzare per praticità e funzionalità. Grazie alla ergonomia ben studiata e alle regolazioni di volante e sedile tutti i piloti sono in grado di trovare una posizione di guida su misura e la disposizione di strumenti e comandi si rivela pratica.

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