martedì 11 settembre 2007

Seat Toledo 2005

Seat Toledo 2005 - Il problema piuttosto è definire di cosa si tratti. Detta molto banalmente è una Altea con un accenno di coda. Detta con parole Seat, è una tre volumi moderna, una vettura che "ridefinisce il concetto classico di berlina". Tesi suggestiva, che unisce in un modello il comfort di una monovolume con lo spazio per i bagagli di una limousine a tre volumi.

Strana nella sostanza, ma non nella pratica. A partire dal muso, per proseguire a quasi tutta la fiancata e finire poco prima del portellone, la nuova Toledo è esattamente identica all’Altea: faccia aggressiva, una bella calandrona con la S di Seat ben in evidenza, grosse prese d’aria che non lasciano dubbi sul carattere, e la fiancata nervosa con il motivo a onda sulle ruote anteriori, tipico di tutte le nuove Seat.

I litri complessivi passano così a 500 (sono 410 nella Altea) e diventano 1440 con i sedili posteriori ribaltati. Normalmente il bagagliaio è a doppio fondo, ma se si opta per il kit di riparazione se ne può guadagnare ancora un po' rinunciando alla ruota di scorta. La lunghezza superiore (446 cm contro i 428 cm della Altea) va tutta e beneficio dello spazio bagagli, mentre restano invariate le altre misure: 177 cm di larghezza e 157 di altezza.

Si viaggia in quattro, uno per poltrona, mentre sullo strapuntino centrale potrebbe trovare posto un bambino o un ospite imprevisto. Per mantenere ordine non mancano vani portaoggetti un po’ ovunque, con due portanbicchieri sulla consolle centrale e un cassetto sotto ogni sedile anteriore. Nel bracciolo anteriore c’è anche un doppio fondo per alloggiare CD o altri piccoli oggetti. Accendisigari, interruttore per la disattivazione dell’Esp e bloccaporte sono invece sul tunnel centrale.

Per i due a gasolio al top c’è il 2.0 TDI da 140 cv (103 kW), con una velocità massima di 201 km/h e un tempo di accelerazione nel 0-100 di 10 secondi netti. Prestante anche la coppia massima: 320 Nm disponibili sin da 1750 giri. Leggermente più tranquillo il 1.9 TDI da 105 cv (77 kW), capace di raggiungere i 183 km/h e di accelerare in 12,4 sec da zero fino a 100 km/h. Entrambi utilizzano la tecnologia a iniettori pompa, con turbo e intercooler.

Le due versioni base, diesel e benzina, sono abbinate di serie a un cambio a cinque rapporti, mentre per le due più potenti (2.0 FSI e TDI) la scelta è caduta su un cambio a sei rapporti. In più su queste ultime è offerto in opzione il cambio Tiptronic a sei rapporti (solo per la FSI) e per la TDI il moderno DSG a sei rapporti, combinazione di due cambi a tre rapporti e due frizioni multidisco che lavorano in alternanza a tutto vantaggio della velcotà di cambiata.

Per tutti, a pagamento ci sono i comandi a voce Bluetooth, il lettore MP3, sistema di navigazione con schermo a colori da 6,5", il regolatore di velocità, sensori posteriori di parcheggio, tetto in cristallo con apertura elettrica, sedile passeggero regolabile in altezza, pacchetto fumatori, ruota di scorta full-size.

Strana è strana. Da lontano pensi a una monovolume, ma da vicino cambia tutto. Quella coda è traditrice e le dimensioni esterne non aiutano a chiarirsi le idee. L’altezza, per esempio, non è da MPV classica. E’ alta come una Fiat Stilo Wagon, meno di una Renault Scénic e solo sei centimetri in più di una Peugeot 307. Viene subito in mente la Vel Satis, anche lei ambigua e difficile da giudicare. Però intriga, incuriosisce e si lascia guardare.

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