Cadillac STS-V e XLR-V - Tutto è sempre relativo, perché in fondo stiamo pur sempre parlando di un V8 da 4,4 litri sovralimentato. In ogni caso lo schema meccanico scelto dalla Cadillac per le sue due ultime proposte va comunque in questa direzione.
La STS e la XLR sono modelli che non potrebbero essere più diversi, l’una berlina di grandi dimensioni, l’altra sospesa nel limbo tra il ruolo di spider e quello di coupé, con il suo tetto retrattile. Tuttavia la base comune è importante e va al di là dell’evidente family feeling creato dalla linea tutta spigoli. Al motore abbiamo già accennato ma merita qualche parola in più. Il V8 deriva dal 4.6 aspirato, ridotto nell’alesaggio per aumentare lo spessore delle pareti tra i cilindri e permettere loro di resistere meglio alle maggiori sollecitazioni derivanti dall’azione dopante del compressore.
Ad accomunare la STS-V e la XLR-V e a renderle riconoscibili dalle altre versioni ci sono pure una mascherina con una fitta retina metallica e un cofano con la parte centrale in rilievo, a rendere più sinistro e minaccioso l’aspetto. Negli abitacoli, la novità più evidente è il rivestimento in pelle della plancia, che regala a queste Cadillac un’aria meno plasticosa, anche se le finiture restano ancora al di sotto degli standard della concorrenza europea.
Gli attacchi del motore sono abbassati di 14 mm, quelli delle sospensioni sono irrobustiti a ridisegnati, come pure i sottotelai, mentre le molle e le barre stabilizzatrici sono più consistenti. Tutt’e due queste Cadillac impiegano poi l’ultima evoluzione del sistema StabiliTrak che consente di scegliere tra quattro livelli di controllo elettronico sulla guida. Si può scegliere se avere i controlli di stabilità e trazione attivi con taratura prudenziale, attivi con taratura sportiva, disattivo il primo e attivo il secondo oppure completamente disattivati entrambi.
Per sfruttare tutte le potenzialità della meccanica in accelerazione, la STS offre addirittura un Launch Control simile a quello utilizzato in Formula 1. Grazie al suo supporto la berlinona stacca un crono inferiore ai 5 secondi nello 0-100, proprio come la sorella coupé-spider. A braccetto con lei arriva fino alla soglia dei 250 km/h, quando la centralina tarpa le ali all’allungo. Entrambe le Cadillac si guadagnano quindi sul campo i gradi da bruciasemafori, come è giusto che sia per una moderna muscle-car. Nel misto la XLR si avvantaggia un po’, per via del minor peso e dell’efficienza del sistema Magnetic Ride, capace di filtrare le sconnessioni con una disinvoltura rara nel mondo delle sportive.
La STS-V entra invece a listino a 75.450 euro, che ne fanno un’alternativa esotica e quasi economica se confrontata alle solite note tedesche, come l’Audi S6 e la BMW M5, che offrono però ben altro ritorno d’immagine.
La STS e la XLR sono modelli che non potrebbero essere più diversi, l’una berlina di grandi dimensioni, l’altra sospesa nel limbo tra il ruolo di spider e quello di coupé, con il suo tetto retrattile. Tuttavia la base comune è importante e va al di là dell’evidente family feeling creato dalla linea tutta spigoli. Al motore abbiamo già accennato ma merita qualche parola in più. Il V8 deriva dal 4.6 aspirato, ridotto nell’alesaggio per aumentare lo spessore delle pareti tra i cilindri e permettere loro di resistere meglio alle maggiori sollecitazioni derivanti dall’azione dopante del compressore.
Ad accomunare la STS-V e la XLR-V e a renderle riconoscibili dalle altre versioni ci sono pure una mascherina con una fitta retina metallica e un cofano con la parte centrale in rilievo, a rendere più sinistro e minaccioso l’aspetto. Negli abitacoli, la novità più evidente è il rivestimento in pelle della plancia, che regala a queste Cadillac un’aria meno plasticosa, anche se le finiture restano ancora al di sotto degli standard della concorrenza europea.
Gli attacchi del motore sono abbassati di 14 mm, quelli delle sospensioni sono irrobustiti a ridisegnati, come pure i sottotelai, mentre le molle e le barre stabilizzatrici sono più consistenti. Tutt’e due queste Cadillac impiegano poi l’ultima evoluzione del sistema StabiliTrak che consente di scegliere tra quattro livelli di controllo elettronico sulla guida. Si può scegliere se avere i controlli di stabilità e trazione attivi con taratura prudenziale, attivi con taratura sportiva, disattivo il primo e attivo il secondo oppure completamente disattivati entrambi.
Per sfruttare tutte le potenzialità della meccanica in accelerazione, la STS offre addirittura un Launch Control simile a quello utilizzato in Formula 1. Grazie al suo supporto la berlinona stacca un crono inferiore ai 5 secondi nello 0-100, proprio come la sorella coupé-spider. A braccetto con lei arriva fino alla soglia dei 250 km/h, quando la centralina tarpa le ali all’allungo. Entrambe le Cadillac si guadagnano quindi sul campo i gradi da bruciasemafori, come è giusto che sia per una moderna muscle-car. Nel misto la XLR si avvantaggia un po’, per via del minor peso e dell’efficienza del sistema Magnetic Ride, capace di filtrare le sconnessioni con una disinvoltura rara nel mondo delle sportive.
La STS-V entra invece a listino a 75.450 euro, che ne fanno un’alternativa esotica e quasi economica se confrontata alle solite note tedesche, come l’Audi S6 e la BMW M5, che offrono però ben altro ritorno d’immagine.
Nessun commento:
Posta un commento