Nissan Qashqai - Eppure, al Salone Mondiale di Parigi dove la Qashqai fu rivelata al pubblico per la prima volta, a Nissan non dispiaceva navigare sull'onda dei piccoli SUV alla moda. Un atteggiamento logico per un marchio giapponese rinomato per le sue valorose gamme di 4X4 estremi. Nel frattempo, la messa all'indice dei fuoristrada e dei grossi SUV, così come la loro rimessa in discussione in città ha fatto variare un po' il discorso del marchio.
I fuoristrada di svago si vendono soprattutto per il loro look. La piccola Toyota Rav4 3 porte è rimasta a lungo in testa delle vendite grazie alla sua linea attraente ed elegante. Un po' più sgraziato, il volto della Nissan Qashqai riunisce le linee filanti di una berlina e il vigore di una station wagon e di un vero 4X4.
Sebbene Nissan intenda fare concorrenza innanzitutto alle berline di grande diffusione, l'ultimogenita è stata programmata per bighellonare fuori dall'asfalto. L'altezza da terra di 200 mm è superiore a quella dell'Hyundaï Tucson (195 mm), mentre l'angolo d'attacco (19,2° contro 28°) e l'angolo di uscita (30,2° contro 32°) limiteranno gli scarti sui rilievi.
Molto evolute, le sospensioni posteriori sono collegate a degli ammortizzatori in posizione molto inclinata. Il doppio vantaggio di questo sistema: non penalizza il volume del bagagliaio, garantisce un andamento stabile e contiene al massimo il rollio in curva.
Non siamo stati convinti, invece, dal servosterzo elettrico. Tutti i costruttori lo adottano per ragioni di costo e di ingombro ma le sue regolazioni sulla Qashqai lo rendono impegnativo alle alte velocità. Il sistema di assistenza si riferisce continuamente alla velocità della vettura. Più quest'ultima aumenta, più lo sterzo diventa duro. In città, non c'è problema. Su strada, invece, e soprattutto a ritmo sostenuto, la resistenza del volante diventa eccessiva. Ne riparleremo.
Abbiamo apprezzato anche il suo campo di utilizzazione, le buone riprese a basso regime ma attenzione ai consumi. Tra gli 8 e i 9 litri reali su strada, i consumi, secondo il computer di bordo, sono saliti fino a 13,5l durante il nostro periplo a Barcellona.
Due sono le trasmisisoni proposte: trazione anteriore classica o All Mode. Si tratta di un sistema molto perfezionato già utilizzato con successo sulla X-Trail e la stupenda Murano. Agendo sull'apposito comando a cruscotto, l'automobilista può scegliere fra tre modalità: 2WD (trazione trasferita sull'assale posteriore) in caso di fondo ottimale, Auto (il sistema rileva automaticamente le perdite di aderenza distribuendo la coppia) e Lock per equilibrare la potenza sui due assali. Una trasmissione intelligente fatturata 2.000 €, disponibile purtroppo solo sulle versioni 2 litri benzina e diesel.
Alcuni giri in città, in riva al mare e nell'entroterra dove una pista sabbiosa ha messo in evidenza il sistema All Mode, hanno dimostrato la polivalenza d'uso di questa ultimogenita di Casa Nissan. Si rivela a suo agio in tutte le situazioni ma è soprattutto su strada che Nissan Qashqai ha rivelato le sue forze e le sue debolezze. Per soddisfare i clienti abituati alle berline, le sospensioni sono state particolarmente curate. Raramente su un SUV, il comportamento stradale e soprattutto il comfort di guida, simile a quello della nuova Toyota RAV4, hanno raggiunto un tale livello. E senza dover sopportare un rollio che la Qashqai controlla perfettamente.
Avendo potuto provare solo il dCi 150, il nostro parere sulle motorizzazioni offerte è parziale. Goloso (a causa del peso) se sollecitato, si rivela un po' brutale in accelerazione ma il suo campo di utilizzazione consente una guida piacevole a velocità di crociera. Dovrebbe presentarsi sotto una luce più lusinghiera quando sarà associato in aprile al cambio CVT (a variazione continua). Da riesaminare quindi.
I fuoristrada di svago si vendono soprattutto per il loro look. La piccola Toyota Rav4 3 porte è rimasta a lungo in testa delle vendite grazie alla sua linea attraente ed elegante. Un po' più sgraziato, il volto della Nissan Qashqai riunisce le linee filanti di una berlina e il vigore di una station wagon e di un vero 4X4.
Sebbene Nissan intenda fare concorrenza innanzitutto alle berline di grande diffusione, l'ultimogenita è stata programmata per bighellonare fuori dall'asfalto. L'altezza da terra di 200 mm è superiore a quella dell'Hyundaï Tucson (195 mm), mentre l'angolo d'attacco (19,2° contro 28°) e l'angolo di uscita (30,2° contro 32°) limiteranno gli scarti sui rilievi.
Molto evolute, le sospensioni posteriori sono collegate a degli ammortizzatori in posizione molto inclinata. Il doppio vantaggio di questo sistema: non penalizza il volume del bagagliaio, garantisce un andamento stabile e contiene al massimo il rollio in curva.
Non siamo stati convinti, invece, dal servosterzo elettrico. Tutti i costruttori lo adottano per ragioni di costo e di ingombro ma le sue regolazioni sulla Qashqai lo rendono impegnativo alle alte velocità. Il sistema di assistenza si riferisce continuamente alla velocità della vettura. Più quest'ultima aumenta, più lo sterzo diventa duro. In città, non c'è problema. Su strada, invece, e soprattutto a ritmo sostenuto, la resistenza del volante diventa eccessiva. Ne riparleremo.
Abbiamo apprezzato anche il suo campo di utilizzazione, le buone riprese a basso regime ma attenzione ai consumi. Tra gli 8 e i 9 litri reali su strada, i consumi, secondo il computer di bordo, sono saliti fino a 13,5l durante il nostro periplo a Barcellona.
Due sono le trasmisisoni proposte: trazione anteriore classica o All Mode. Si tratta di un sistema molto perfezionato già utilizzato con successo sulla X-Trail e la stupenda Murano. Agendo sull'apposito comando a cruscotto, l'automobilista può scegliere fra tre modalità: 2WD (trazione trasferita sull'assale posteriore) in caso di fondo ottimale, Auto (il sistema rileva automaticamente le perdite di aderenza distribuendo la coppia) e Lock per equilibrare la potenza sui due assali. Una trasmissione intelligente fatturata 2.000 €, disponibile purtroppo solo sulle versioni 2 litri benzina e diesel.
Alcuni giri in città, in riva al mare e nell'entroterra dove una pista sabbiosa ha messo in evidenza il sistema All Mode, hanno dimostrato la polivalenza d'uso di questa ultimogenita di Casa Nissan. Si rivela a suo agio in tutte le situazioni ma è soprattutto su strada che Nissan Qashqai ha rivelato le sue forze e le sue debolezze. Per soddisfare i clienti abituati alle berline, le sospensioni sono state particolarmente curate. Raramente su un SUV, il comportamento stradale e soprattutto il comfort di guida, simile a quello della nuova Toyota RAV4, hanno raggiunto un tale livello. E senza dover sopportare un rollio che la Qashqai controlla perfettamente.
Avendo potuto provare solo il dCi 150, il nostro parere sulle motorizzazioni offerte è parziale. Goloso (a causa del peso) se sollecitato, si rivela un po' brutale in accelerazione ma il suo campo di utilizzazione consente una guida piacevole a velocità di crociera. Dovrebbe presentarsi sotto una luce più lusinghiera quando sarà associato in aprile al cambio CVT (a variazione continua). Da riesaminare quindi.
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