Hummer H3 2007 - Calandrona cromata (è plastica, in realtà, per evitare di ripetere il numero della donna segata con i pedoni senza i trucchi del mago Casanova), cofano piatto e basso, design cubista, vetri laterali a feritoia e, novità per gli Hummer, parafanghi allargati che faticano a contenere le grandi ruote taglia 32".
Oltre che in altezza (meno 16 cm rispetto all’H2) è la larghezza contenuta in 190 centimetri che rende l’H3 più adatto alle nostre strade. Anche con l’H2 si passa più o meno dappertutto (vedi prova nei carruggi liguri) ma con l’H3 si guida senza pensare alle dimensioni: una Range Rover, per esempio, è più grande, anche se il suo stile da signora di campagna non fa pensare alle dimensioni.
Oltre alla spartanità della plastica rude, mancano anche la regolazione in profondità del volante, un pratico climatizzatore automatico e uno straccio di luce interna che illumini direttamente anche i posti anteriori. Lo spazio è large quanto le dimensioni, sia per i posti anteriori, sia per il divano posteriore, sia per il bagagliaio, adatto alle esigenze di una famiglia esigente nelle trasferte.
RUDE E PURO L’Hummer H3 si fa apprezzare anche per la guida serena che ispira. Se siete smanettoni da-casello-a-casello è inutile dirlo: cambiate aria. L’H3 si presta a una guida anche veloce, pulita, ma certo non sportiva. È necessario tener conto, innanzitutto, del peso (2.910 kg) e delle gomme, adatte al fuoristrada ma un po’ scivolose sull’asfalto, e delle robuste sospensioni che tendono a saltellare nello sconnesso affrontato in maniera ardita.
Il cambio automatico (2.470 euro) è un optional da mettere in conto se ci si vuole godere appieno l’Hummer, portando il prezzo di acquisto a 49.890 euro se si sceglie la versione H3 SUV, e a 57.210 euro se si sceglie la Platinum, dotata di interni in pelle con piping in contrasto (rendono meno spartano l’interno), impianto Kenwood con navigatore e TV dall’ergonomia cervellotica ma dalle eccellenti prestazioni, e dalle barre cromate laterali, utili per salire e scendere senza sporcarsi i calzoni (i parafanghi allargati faticano a contenere le giga-ruote e le fiancate sono sempre sporche e molto maschie).
GIALLOROSSO Un giocattolone antistress, che offre il relax del suo guscio protettivo e delle sue doti di inarrestabilità e che mette di buon umore soltanto a guardarlo, specie se si sceglie un colore allegro come il rosso e non si tenta di mettergli un abito elegante: a Schwarzenegger stavano meglio le canotte strappate e la tuta da Robocop più che la grisaglia da governatore…
Oltre che in altezza (meno 16 cm rispetto all’H2) è la larghezza contenuta in 190 centimetri che rende l’H3 più adatto alle nostre strade. Anche con l’H2 si passa più o meno dappertutto (vedi prova nei carruggi liguri) ma con l’H3 si guida senza pensare alle dimensioni: una Range Rover, per esempio, è più grande, anche se il suo stile da signora di campagna non fa pensare alle dimensioni.
Oltre alla spartanità della plastica rude, mancano anche la regolazione in profondità del volante, un pratico climatizzatore automatico e uno straccio di luce interna che illumini direttamente anche i posti anteriori. Lo spazio è large quanto le dimensioni, sia per i posti anteriori, sia per il divano posteriore, sia per il bagagliaio, adatto alle esigenze di una famiglia esigente nelle trasferte.
RUDE E PURO L’Hummer H3 si fa apprezzare anche per la guida serena che ispira. Se siete smanettoni da-casello-a-casello è inutile dirlo: cambiate aria. L’H3 si presta a una guida anche veloce, pulita, ma certo non sportiva. È necessario tener conto, innanzitutto, del peso (2.910 kg) e delle gomme, adatte al fuoristrada ma un po’ scivolose sull’asfalto, e delle robuste sospensioni che tendono a saltellare nello sconnesso affrontato in maniera ardita.
Il cambio automatico (2.470 euro) è un optional da mettere in conto se ci si vuole godere appieno l’Hummer, portando il prezzo di acquisto a 49.890 euro se si sceglie la versione H3 SUV, e a 57.210 euro se si sceglie la Platinum, dotata di interni in pelle con piping in contrasto (rendono meno spartano l’interno), impianto Kenwood con navigatore e TV dall’ergonomia cervellotica ma dalle eccellenti prestazioni, e dalle barre cromate laterali, utili per salire e scendere senza sporcarsi i calzoni (i parafanghi allargati faticano a contenere le giga-ruote e le fiancate sono sempre sporche e molto maschie).
GIALLOROSSO Un giocattolone antistress, che offre il relax del suo guscio protettivo e delle sue doti di inarrestabilità e che mette di buon umore soltanto a guardarlo, specie se si sceglie un colore allegro come il rosso e non si tenta di mettergli un abito elegante: a Schwarzenegger stavano meglio le canotte strappate e la tuta da Robocop più che la grisaglia da governatore…
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