
Le sorelle hanno la medesima corporatura ma facce diverse, con la Citroën (ma è un parere oggettivo e opinabilissimo) che pare quella più graziosa delle tre. Il frontale della C-Crosser segue le più recenti linee guida dello stile della Casa e rappresenta una via di mezzo tra l’aria un po’ imbronciata del

Il portellone è sdoppiato, con la parte superiore che si solleva e quella inferiore che scende a mo’ di ribaltina, capace di reggere fino a 200 kg. E’ un bell’aiuto quando si tratta di caricare oggetti pesanti e voluminosi, cosa che alla C-Crosser viene molto bene. Il suo bagagliaio ha un volume utile che va dai 441 ai 510 litri, a seconda della posizione che si sceglie per il divano, che può scorrere avanti e indietro per 80 mm e che si può pure abbattere grazie a un comando posto nel bagagliaio.
In condizioni normali lo spazio abbonda in tutte le direzioni e anche facendo avanzare completamente il divano lo spazio vitale per le gambe c’è sempre. Davvero niente male, anche per un’auto lunga 464 e con un passo di 267. Oltre che per i trasporti eccezionali, con un capacità massima di 1.686 litri in configurazione biposto, la C-Crosser è ben attrezzata anche per le piccole esigenze quotidiane: nell’abitacolo e sulla plancia non mancano i cassettini e i vani portaoggetti, uno dei quali pure climatizzato.
Pur recentissimo, ha già al suo attivo apparizioni sotto il cofano della 407 e della C5 in versione biturbo e in versione con turbina singola a geometria variabile sulla Land Rover Freelander II. Questa è la soluzione adottata anche dalla Citroën per la C-Crosser che, con

L’allestimento base è il primo e viene 33.500 euro, con un equipaggiamento già completo tra le altre cose di Esp, cruise control e climatizzatore automatico. La C-Crosser Crociera Nera costa invece 37.100 euro e in più offre per esempio i sensori posteriori di parcheggio, i sedili elettrici e rivestiti in pelle, i cerchi in lega da 18" e non da 16", il caricatore CD e i fari allo xeno.
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