Alfa Romeo 147 2005 - Con il restyling della 147, tutte le Alfa hanno ora la stessa faccia, con lo sguardo più nervoso e lo scudetto che più grande non si può. Cambia il frontale, più puntuto e più Alfa, forse anche meno originale rispetto alla prima 147 con fari a punta che proteggono tre luci tonde di differente diametro. Forse meno originale, ma decisamente ben integrato con le fiancate, con il nasone scudettato che contribuisce ad accentuare le linee del cuneo che si chiude con la coda. Il tre quarti anteriore è un gran bel vedere.
Anche all’interno lo stile Alfa è più evidente, con qualche cromatura applicata, in questo caso, con discrezione e buon gusto: intorno agli strumenti (rigorosamente circolari e protetti da una palpebra sagomata), intorno agli altoparlanti e sulle maniglie. Cromature che si sposano alle finiture in metallo satinato della consolle centrale, del pomello del cambio e dei comandi al volante come la pommarola in coppa alla pasta. I sedili riprendono il disegno a "cannellone" tipico della Alfa dei bei tempi e la seduta si allunga nella parte centrale per sostenere le cosce senza impicciare nelle manovre.
Di serie (almeno per il momento) soltanto per le M-Jet da 150 cavalli, sono disponibili sospensioni rivedute e corrette, battezzate Comfort. La novità sono gli ammortizzatori dagli steli più robusti (13 millimetri invece di 11,5) e più scorrevoli grazie a guide al teflon, abbinati a nuove geometrie.
Sei motori a cui abbinare tre allestimenti, Impression, Progressive e Distintive, tutti con una dotazione completa di airbag (frontali, laterali e a tendina), specchi regolabili e riscaldabili elettricamente, chiusura con telecomando, alzacristalli anteriori elettrici, filtro antipolline, sedile guida regolabile in altezza.
Sicuramente la 147 ha fascino da vendere, in assoluto e in rapporto alla concorrenza. Un po’ voglia di salirci la fa venire… La calamita sportiva continua anche all’interno, con elementi sportivi e richiami alle Alfa del passato distribuiti un po’ ovunque.
Anche all’interno lo stile Alfa è più evidente, con qualche cromatura applicata, in questo caso, con discrezione e buon gusto: intorno agli strumenti (rigorosamente circolari e protetti da una palpebra sagomata), intorno agli altoparlanti e sulle maniglie. Cromature che si sposano alle finiture in metallo satinato della consolle centrale, del pomello del cambio e dei comandi al volante come la pommarola in coppa alla pasta. I sedili riprendono il disegno a "cannellone" tipico della Alfa dei bei tempi e la seduta si allunga nella parte centrale per sostenere le cosce senza impicciare nelle manovre.
Di serie (almeno per il momento) soltanto per le M-Jet da 150 cavalli, sono disponibili sospensioni rivedute e corrette, battezzate Comfort. La novità sono gli ammortizzatori dagli steli più robusti (13 millimetri invece di 11,5) e più scorrevoli grazie a guide al teflon, abbinati a nuove geometrie.
Sei motori a cui abbinare tre allestimenti, Impression, Progressive e Distintive, tutti con una dotazione completa di airbag (frontali, laterali e a tendina), specchi regolabili e riscaldabili elettricamente, chiusura con telecomando, alzacristalli anteriori elettrici, filtro antipolline, sedile guida regolabile in altezza.
Sicuramente la 147 ha fascino da vendere, in assoluto e in rapporto alla concorrenza. Un po’ voglia di salirci la fa venire… La calamita sportiva continua anche all’interno, con elementi sportivi e richiami alle Alfa del passato distribuiti un po’ ovunque.
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