Kia Cerato - Con i fari accigliati, i parafanghi anteriori sporgenti e la linea a cuneo, la Cerato fa un po’ la grintosa ma le sue cinque porte, le proporzioni ben calibrate e la coda paciosa la dicono lunga sulla sua vocazione familiare. La ragione per cui del Mirage ha solo la bocca, con i due buchi di ventilazione ai lati della calandra come il vecchio aereo da caccia, ma ha scelto la via dell’undertastement.
Dove la Kia eccelle è la disponibilità di spazio all’interno dell’abitacolo, una vera magia rispetto agli ingombri esterni di 434 per 173 centimetri. Tanto spazio per chi siede davanti, con il tetto alto anche per i più alti, e spazio per adulti anche dietro, dove trovano posto senza difficoltà anche le gambe e le corna più lunghe.
Due i motori disponibili per la Cerato italiana. Un motore a benzina, millesei, con 105 cavalli e e 143 Nm a 4500 giri, per 186 km/h. È disponibile anche abbinato al cambio automatico a quattro rapporti (1150 euro). E un moderno quattro cilindri a gasolio, millecinque, con 102 cavalli e 235Nm a 2000 giri, per 173 km/h. Il consumo combinato per il motore diesel è di più di 20 km per litro.
Aggiungendo 1050 euro si raggiunge il livello Life, con climatizzatore automatico, alzacristalli elettrici posteriori, telecomando per la chiusura centralizzata, fendinebbia, consolle sul soffitto, sedile guida regolabile in altezza e specchi regolabili e riscaldabili elettricamente. Con 1280 euro in più si ottiene il motore a gasolio, per cui è previsto anche un allestimento Sport che, per 17.600 euro, porta in dote anche gli airbag laterali e a tendina, i cerchi in lega da 16 pollici, il sinto-Cd Mp3 Pioneer e le minigonne laterali.
Posizione un po’ alta, buona visibilità in tutte le direzioni, ingombri contenuti, con quei dieci centimetri in più in lunghezza rispetto alla media delle concorrenti ben investiti in spazio interno. La Cerato trasmette subito una piacevole sensazione di auto ben costruita, con sedili ampi e confortevoli e con i rumori meccanici e i rumori di marcia ben filtrati all’interno dalla scocca.
La scelta del motore deve tener conto anche di quanto si vuole investire e di quanta strada si percorre all’anno. Il millecinque a gasolio funziona molto bene, molto silenzioso e brillante, soprattutto ai bassi regimi, appena si preme sull’acceleratore. I consumi dichiarati sono davvero contenuti, ma recuperare 1280 euro in risparmio di carburante, significa davvero percorrere tanta strada.
Dove la Kia eccelle è la disponibilità di spazio all’interno dell’abitacolo, una vera magia rispetto agli ingombri esterni di 434 per 173 centimetri. Tanto spazio per chi siede davanti, con il tetto alto anche per i più alti, e spazio per adulti anche dietro, dove trovano posto senza difficoltà anche le gambe e le corna più lunghe.
Due i motori disponibili per la Cerato italiana. Un motore a benzina, millesei, con 105 cavalli e e 143 Nm a 4500 giri, per 186 km/h. È disponibile anche abbinato al cambio automatico a quattro rapporti (1150 euro). E un moderno quattro cilindri a gasolio, millecinque, con 102 cavalli e 235Nm a 2000 giri, per 173 km/h. Il consumo combinato per il motore diesel è di più di 20 km per litro.
Aggiungendo 1050 euro si raggiunge il livello Life, con climatizzatore automatico, alzacristalli elettrici posteriori, telecomando per la chiusura centralizzata, fendinebbia, consolle sul soffitto, sedile guida regolabile in altezza e specchi regolabili e riscaldabili elettricamente. Con 1280 euro in più si ottiene il motore a gasolio, per cui è previsto anche un allestimento Sport che, per 17.600 euro, porta in dote anche gli airbag laterali e a tendina, i cerchi in lega da 16 pollici, il sinto-Cd Mp3 Pioneer e le minigonne laterali.
Posizione un po’ alta, buona visibilità in tutte le direzioni, ingombri contenuti, con quei dieci centimetri in più in lunghezza rispetto alla media delle concorrenti ben investiti in spazio interno. La Cerato trasmette subito una piacevole sensazione di auto ben costruita, con sedili ampi e confortevoli e con i rumori meccanici e i rumori di marcia ben filtrati all’interno dalla scocca.
La scelta del motore deve tener conto anche di quanto si vuole investire e di quanta strada si percorre all’anno. Il millecinque a gasolio funziona molto bene, molto silenzioso e brillante, soprattutto ai bassi regimi, appena si preme sull’acceleratore. I consumi dichiarati sono davvero contenuti, ma recuperare 1280 euro in risparmio di carburante, significa davvero percorrere tanta strada.
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