Peugeot 407 SW HDi - Non che in questo senso la 407 SW sia comunque carente. Pur senza avere un design da cassapanca, assicura anzi una capacità di carico dignitosissima, con un volume utile che va da 468 a 1654 litri e con una forma perfettamente regolare. Vivissimi complimenti: davvero un bel risultato, se si pensa che la lunghezza totale cresce di soli 87 mm rispetto alla tre volumi, attestandosi a quota 4763.
Anche l’abitacolo sfoggia una spiccata personalità. La sua principale nota distintiva è la notevole estensione delle superfici vetrate. Il parabrezza è il più ampio del segmento e i finestrini anteriori che non sono certo da meno. L’apoteosi si ha però grazie al tetto panoramico in cristallo atermico (non apribile e perfettamente schermabile), che rende l’ambiente più allegro e luminoso.
La 407 SW sa però come farsi perdonare, con una dotazione molto completa per tutti e quattro gli allestimenti che compongono la gamma. Già sulla versione base, chiamata Confort, di serie ci sono infatti, oltre al già citato tetto panoramico, l’Abs, l’Esp, sette airbag, il climatizzatore automatico, la radio con lettore CD, i fendinebbia e il computer di bordo.
Altri mille euro ulteriori occorrono invece per portarsi a casa la Pack Tecno, che sul piatto mette anche i rivestimenti interni in pelle e tessuto, la regolazione elettrica dei sedili e i sensori per l’assistenza al parcheggio. Si tratta di un aiuto che può rivelarsi utile, visto che la visibilità posteriore è discreta e nulla più.
Cinque sono invece i motori della gamma 407 SW. I tre a benzina (1.8 da 117 CV, 2.2 da 160 CV e 3.0 V6 da 211 CV) sono destinati ad avere un ruolo marginale nella raccolta degli ordini. A fare la parte del leone saranno invece i due turbodiesel della famiglia HDi, il piccolo 1.6 da 110 CV e il 2.0 da 136 CV. Quest’ultimo è offerto con cambio manuale a sei marce o in alternativa con un automatico a 4 rapporti e funzione sequenziale, con un sovrapprezzo di 1200 euro.
E’ giusto una questione di pochi secondi trovare la posizione giusta a bordo della 407 SW. Il volante e il sedile si regolano senza problemi per assecondare tanto chi può vestire i panni di Gulliver quanto quelli dei lillipuziani. I comandi sono semplici e intuitivi, sistemati là dove ci si aspetta che siano.
Anche l’abitacolo sfoggia una spiccata personalità. La sua principale nota distintiva è la notevole estensione delle superfici vetrate. Il parabrezza è il più ampio del segmento e i finestrini anteriori che non sono certo da meno. L’apoteosi si ha però grazie al tetto panoramico in cristallo atermico (non apribile e perfettamente schermabile), che rende l’ambiente più allegro e luminoso.
La 407 SW sa però come farsi perdonare, con una dotazione molto completa per tutti e quattro gli allestimenti che compongono la gamma. Già sulla versione base, chiamata Confort, di serie ci sono infatti, oltre al già citato tetto panoramico, l’Abs, l’Esp, sette airbag, il climatizzatore automatico, la radio con lettore CD, i fendinebbia e il computer di bordo.
Altri mille euro ulteriori occorrono invece per portarsi a casa la Pack Tecno, che sul piatto mette anche i rivestimenti interni in pelle e tessuto, la regolazione elettrica dei sedili e i sensori per l’assistenza al parcheggio. Si tratta di un aiuto che può rivelarsi utile, visto che la visibilità posteriore è discreta e nulla più.
Cinque sono invece i motori della gamma 407 SW. I tre a benzina (1.8 da 117 CV, 2.2 da 160 CV e 3.0 V6 da 211 CV) sono destinati ad avere un ruolo marginale nella raccolta degli ordini. A fare la parte del leone saranno invece i due turbodiesel della famiglia HDi, il piccolo 1.6 da 110 CV e il 2.0 da 136 CV. Quest’ultimo è offerto con cambio manuale a sei marce o in alternativa con un automatico a 4 rapporti e funzione sequenziale, con un sovrapprezzo di 1200 euro.
E’ giusto una questione di pochi secondi trovare la posizione giusta a bordo della 407 SW. Il volante e il sedile si regolano senza problemi per assecondare tanto chi può vestire i panni di Gulliver quanto quelli dei lillipuziani. I comandi sono semplici e intuitivi, sistemati là dove ci si aspetta che siano.
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