Honda CR-V 2.2 i-CTDi - Il restyling del model year 2005 rende la CR-V meno spartana e più gradevole nell’aspetto, grazie a pochi tocchi, come il nuovo paraurti anteriore più importante con nuovi fendinebbia, i nuovi fari a tre elementi, la calandra più semplice ed elegante, le nuove maniglie per le portiere e, in coda, il copriruota di scorta, il paraurti e le luci ridisegnati. Pochi tocchi gentili, abbinati a colori più brillanti e preziosi che ringiovaniscono e ingentiliscono la CR-V.
L’opera di ingentililimento del model year 2005 ha interessato anche l’abitacolo, con materiali più pregiati al tatto e più gradevoli alla vista, con qualche cromatura leggera che non guasta, un piccolo computer di bordo digitale inserito tra gli strumenti e un nuovo volante con i comandi per lo stereo e il cruise control. Tra gli optional, anche un modulo Bluetooth per il telefono cellulare.
Anche il bagagliaio è a prova di famiglia numerosa, con tanto spazio per tutto: da 527 a 628 litri, facendo scorrere longitudinalmente il divano per 17 centimetri, con un vano di carico profondo da 92 a 109 centimetri, sempre con cinque posti comodi. Per evitare che le borse della spesa rotolino in uno spazio così ampio, si trovano ganci a cui appenderle ai lati del bagagliaio. La tendina copribagagli è divisa in due parti, una rigida e una a telo, per adattarsi all’inclinazione del sedile posteriore, agganciata ai supporti dei poggiatesta.
Dimensioni e impostazione sono da fuoristrada vero, con 20 centimetri di altezza minima da terra e ruote grandi con cerchi da 16 pollici. La tecnica è da auto ognitempo e ognisituazione, con scocca portante, sospensioni indipendenti e il sistema 4WD II, che provvede a trasferire la trazione dalle ruote anteriori anche alle posteriori in condizioni di scarsa aderenza grazie a una pompa gemellata che si accorge delle differenze di rotazione tra i due assi.
Turbodiesel a 4 cilindri, con corsa lunga e rapporto di compressione basso, doppio albero a camme in testa (DOHC), quattro valvole per cilindro, contralberi di bilanciatura, sistema di iniezione diretta common rail di seconda generazione e turbocompressore a geometria variabile raffreddato a olio e acqua. Per 103 kW/140 CV a 4000 giri, coppia massima di 340 Nm a soli 2000 g/min, praticamente costante tra 1500 e 3500 giri, e 180 km/h di velocità massima. Gran bell’oggetto hi-tech, abbinato a un cambio a sei marce e allo spoilerino sopra il portellone.
Pochi tocchi, ma l’ambiente a bordo della CR-V è decisamente più accogliente e i più esigenti sceglieranno la EX, con interni in pelle, pannelli portiera inclusi, e navigatore satellitare con schermo in alto, sulla consolle centrale. Salire a bordo non richiede troppo sforzo e la posizione di guida si adatta bene alle proprie esigenze grazie al sedile regolabile in altezza e al volante regolabile. I sedili della CR-V 2005 sono un poco più grandi e con la seduta più profonda, con un buon supporto anche per i più corpulenti.
Sulla praticità dell’abitacolo della CR-V, Honda ha lavorato bene. Con tutti i comandi nella parte alta, incluso il freno a mano camuffato da maniglia sulla consolle centrale, e la leva dell’eventuale cambio automatico al volante, lo spazio nella parte bassa è versatile come quello di una monovolume. Casalingo il tavolinetto tra i due sedili: comodo per appoggiare di tutto, una volta abbassato lascia spazio a un corridoio. E poi il buco nella consolle centrale con cassetto, le tasche nelle portiere, i vani e i ganci nel bagagliaio… Ogni cosa al suo posto, come a casa.
La CR-V ha dimensioni ideali per poter disporre di tanto spazio all’interno senza esser costretti a circolare con un incrociatore. La visibilità è ottima in tutte le direzioni, grazie alla forma squadrata è facile intuire gli ingombri e, soltanto in manovra, la ruota di scorta toglie un po’ di visuale rendendo più difficile capire fino a dove arriva la coda: nel restyling 2005, un bel set di sensori di retromarcia avrebbero reso la vita più facile ai guidatori meno esperti.
Ottimo motore il due litri a benzina, tecnologico e dotato di tutti i ritrovati dell’ultim’ora per i motori a benzina: è potente, consente buone medie autostradali e una discreta riserva di potenza per le manovre che richiedono scatto. Ha, come tutti i motori VTEC, uno sdoppiamento della personalità, reso meno evidente da quando i VTEC sono diventati i: a 4200 giri entra in funzione il sistema e cambiano rumore, prestazioni e consumi.
La CR-V non è una vera fuoristrada ma se la cava bene su fondi difficili se non le si chiede l’impossibile. Il passaggio della potenza alle ruote posteriori è rapido e progressivo, tanto da non accorgersi dell’operazione. Ci si muove facilmente sulla neve ma anche nel fango a metà ruota la CR-V dice la sua, aiutata anche dal sistema VSA che, bloccando le ruote che slittano, consente di muoversi anche con una sola ruota con aderenza.
L’opera di ingentililimento del model year 2005 ha interessato anche l’abitacolo, con materiali più pregiati al tatto e più gradevoli alla vista, con qualche cromatura leggera che non guasta, un piccolo computer di bordo digitale inserito tra gli strumenti e un nuovo volante con i comandi per lo stereo e il cruise control. Tra gli optional, anche un modulo Bluetooth per il telefono cellulare.
Anche il bagagliaio è a prova di famiglia numerosa, con tanto spazio per tutto: da 527 a 628 litri, facendo scorrere longitudinalmente il divano per 17 centimetri, con un vano di carico profondo da 92 a 109 centimetri, sempre con cinque posti comodi. Per evitare che le borse della spesa rotolino in uno spazio così ampio, si trovano ganci a cui appenderle ai lati del bagagliaio. La tendina copribagagli è divisa in due parti, una rigida e una a telo, per adattarsi all’inclinazione del sedile posteriore, agganciata ai supporti dei poggiatesta.
Dimensioni e impostazione sono da fuoristrada vero, con 20 centimetri di altezza minima da terra e ruote grandi con cerchi da 16 pollici. La tecnica è da auto ognitempo e ognisituazione, con scocca portante, sospensioni indipendenti e il sistema 4WD II, che provvede a trasferire la trazione dalle ruote anteriori anche alle posteriori in condizioni di scarsa aderenza grazie a una pompa gemellata che si accorge delle differenze di rotazione tra i due assi.
Turbodiesel a 4 cilindri, con corsa lunga e rapporto di compressione basso, doppio albero a camme in testa (DOHC), quattro valvole per cilindro, contralberi di bilanciatura, sistema di iniezione diretta common rail di seconda generazione e turbocompressore a geometria variabile raffreddato a olio e acqua. Per 103 kW/140 CV a 4000 giri, coppia massima di 340 Nm a soli 2000 g/min, praticamente costante tra 1500 e 3500 giri, e 180 km/h di velocità massima. Gran bell’oggetto hi-tech, abbinato a un cambio a sei marce e allo spoilerino sopra il portellone.
Pochi tocchi, ma l’ambiente a bordo della CR-V è decisamente più accogliente e i più esigenti sceglieranno la EX, con interni in pelle, pannelli portiera inclusi, e navigatore satellitare con schermo in alto, sulla consolle centrale. Salire a bordo non richiede troppo sforzo e la posizione di guida si adatta bene alle proprie esigenze grazie al sedile regolabile in altezza e al volante regolabile. I sedili della CR-V 2005 sono un poco più grandi e con la seduta più profonda, con un buon supporto anche per i più corpulenti.
Sulla praticità dell’abitacolo della CR-V, Honda ha lavorato bene. Con tutti i comandi nella parte alta, incluso il freno a mano camuffato da maniglia sulla consolle centrale, e la leva dell’eventuale cambio automatico al volante, lo spazio nella parte bassa è versatile come quello di una monovolume. Casalingo il tavolinetto tra i due sedili: comodo per appoggiare di tutto, una volta abbassato lascia spazio a un corridoio. E poi il buco nella consolle centrale con cassetto, le tasche nelle portiere, i vani e i ganci nel bagagliaio… Ogni cosa al suo posto, come a casa.
La CR-V ha dimensioni ideali per poter disporre di tanto spazio all’interno senza esser costretti a circolare con un incrociatore. La visibilità è ottima in tutte le direzioni, grazie alla forma squadrata è facile intuire gli ingombri e, soltanto in manovra, la ruota di scorta toglie un po’ di visuale rendendo più difficile capire fino a dove arriva la coda: nel restyling 2005, un bel set di sensori di retromarcia avrebbero reso la vita più facile ai guidatori meno esperti.
Ottimo motore il due litri a benzina, tecnologico e dotato di tutti i ritrovati dell’ultim’ora per i motori a benzina: è potente, consente buone medie autostradali e una discreta riserva di potenza per le manovre che richiedono scatto. Ha, come tutti i motori VTEC, uno sdoppiamento della personalità, reso meno evidente da quando i VTEC sono diventati i: a 4200 giri entra in funzione il sistema e cambiano rumore, prestazioni e consumi.
La CR-V non è una vera fuoristrada ma se la cava bene su fondi difficili se non le si chiede l’impossibile. Il passaggio della potenza alle ruote posteriori è rapido e progressivo, tanto da non accorgersi dell’operazione. Ci si muove facilmente sulla neve ma anche nel fango a metà ruota la CR-V dice la sua, aiutata anche dal sistema VSA che, bloccando le ruote che slittano, consente di muoversi anche con una sola ruota con aderenza.
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