
Anche l’abitacolo non presenta novità di spicco. La plancia si sviluppa tutta in orizzontale, con una doppia palpebra, per la strumentazione tradizionale e per il display multifunzione. La consolle centrale è ridotta ai minimi termini da un tunnel che si protende in avanti alto e massiccio. L’impostazione generale è tecnologico-minimalista, con pochi pulsanti in giro e buona parte dei comandi raggruppati nel manopolone dell’iDrive, che sulla 535d è offerto di serie.

In pratica, dopo aver compresso l’aria di aspirazione nella prima turbina, il sistema la comprime ulteriormente in una seconda, soffiandola poi attraverso un intercooler nelle camere di scoppio alla pressione massima di 2,85 bar. Questo consente ad alto numero di giri di godere di doti di allungo sconosciute ad altri diesel, mentre a basso numero di giri, quando la seconda turbina dorme ancora serena, resta invariata la caratteristica capacità di tiro. Come dire che si ha la botte piena e la moglie ubriaca…
La 535d viene offerta soltanto in abbinamento al cambio automatico Steptronic a sei marce dotato di modalità sequenziale. I controlli dinamici della stabilità (DSC), della trazione (DTC) e dei freni (DBC), oltre al Cornering Brake Control (CBC) sono

Sono invece a richiesta su tutte le versioni il Dynamic Drive (2.380 euro) e l’Head Up Display (1.270 euro). Il primo sistema fa le veci delle sospensioni attive e prevede l’impiego di semibarre antirollio gestite da un motorino elettrico che compensano il coricamento laterale del corpo vettura in curva.
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