Mitsubishi Colt CZ3 e CZT - L’impostazione generale resta quella della cinque porte, con una forma a cuneo e un padiglione bello alto, quasi da monovolume tascabile. Il frontale è corto e spiovente, pettinato con una riga in mezzo che dà dinamismo e grinta al cofano. Poco più sotto si apre la tipica mascherina Mitsubishi, con due aperture separate del blasone della Casa. Ai lati campeggiano due fari appuntiti e bislunghi che fanno da preludio a passaruota che si stagliano in modo netto dalla sagoma della fiancata.
Metro alla mano, rispetto alla sorella a cinque porte la CZ3 è più corta di sei cm (381 cm contro 387) e più bassa di tre (152 cm contro 155) mentre restano invariati la larghezza (170 cm) e il passo (250 cm). Poca roba, sulla carta, ma quanto serve per affermare che la parente più stretta della tre porte sembra non essere la cinque porte. La somiglianza più forte è con la concept CZ2 apparsa al Salone di Tokio del 2001, complici anche le luci di coda sistemate in orizzontale, anziché in verticale.
Un plauso incondizionato lo merita invece l’abitabilità. La CZ3 assicura ai passeggri uno spazio invidiabile tanto in senso trasversale quanto in quello longitudinale. Anche l’accesso al divano posteriore è agevole, con i sedili che si fanno da parte e le porte ampie che lasciano ampio spazio per muoversi. Peccato soltanto che il sedile di guida sia smemorato e che al momento di tornare in pozizione non si ricordi più dove fermarsi, costringendo il pilota a regolarlo da capo.
La Colt CZ3 si appresta a sbarcare nelle concessionarie attorno a metà marzo con una gamma molto articolata. I motori previsti sono quattro, tre a benzina e uno turbodiesel, sviluppato con tecnologia Mercedes e destinato anche al cofano della "cugina" Smart forfuor, che con la Colt condivide lo stabilimento olandese d’origine e buona parte della componentistica. Nelle previsioni della Casa sarà questo common-rail 1.500 DI-D a fare man bassa di ordini, lasciando ai fratelli poco più delle briciole. La sua potenza massima è di 95 CV, con un picco di coppia di 210 Nm ma nel corso dell’estate arriverà anche in configurazione da 68 CV e 160 Nm.
Quattro sono anche le versioni previste per la CZ3. Apre le danze la "base", offerta solo con motore 1.1 al prezzo d’attacco di 9.920 euro con una dotazione standard che comprende tra l’altro airbag frontali, Abs, servosterzo, specchietti e alzacristalli elettrici. Sul gradino superiore si pone la Inform, abbianbile ai motori 1.1 (11.420 euro) e 1.5 DI-D (13.920 euro), e che in più offre la chiusura centralizzata, il climatizzatore e la predisposizione audio.
Alla Mitsubishi puntano però molto anche sull’allestimento Invite, disponibile con i motori 1.1, 1.3 e 1.5 DI-D rispettivamente a 12.420, 12.920 e 14.920 euro. A giustificare la maggior spesa ci sono la radio CD con sei casse, gli airbag laterali, i sedili regolabili in altezza, la fascia parabrezza scura e l’illuminazione degli strumenti regolabile, oltre a maniglie, specchi e bandelle varie in tinta. Al top c’è infine la Instyle, equipaggiata con sedili anatomici riscaldabili in pelle, fendinebbia e comandi audio al volante, dotato a sua volta di corona in pelle.
Se si eccettuano i cerchi in lega da 16" con pneumatici 205/45, le novità più succose sono concentrate lontano da occhi indiscreti. Il telaio è ampiamente rinforzato, lo sterzo è più diretto e veloce, l’assetto è irrigidito e i freni sono maggiorati. Nella dotazione di serie sono inoltre inseriti i controlli elettronici della trazione e della stabilità. Il tutto per tenere meglio a bada i 150 CV erogati dal 1.500 turbocompresso della CZT che dispone anche di una coppia massima di 210 Nm.
Prendendo servizio nella Colt a tre porte la prima impressione che si ha è di grande, inattesa spaziosità, complici l’altezza del padiglione e le dimensioni del parabrezza che rendono l’abitacolo molto luminoso.
Metro alla mano, rispetto alla sorella a cinque porte la CZ3 è più corta di sei cm (381 cm contro 387) e più bassa di tre (152 cm contro 155) mentre restano invariati la larghezza (170 cm) e il passo (250 cm). Poca roba, sulla carta, ma quanto serve per affermare che la parente più stretta della tre porte sembra non essere la cinque porte. La somiglianza più forte è con la concept CZ2 apparsa al Salone di Tokio del 2001, complici anche le luci di coda sistemate in orizzontale, anziché in verticale.
Un plauso incondizionato lo merita invece l’abitabilità. La CZ3 assicura ai passeggri uno spazio invidiabile tanto in senso trasversale quanto in quello longitudinale. Anche l’accesso al divano posteriore è agevole, con i sedili che si fanno da parte e le porte ampie che lasciano ampio spazio per muoversi. Peccato soltanto che il sedile di guida sia smemorato e che al momento di tornare in pozizione non si ricordi più dove fermarsi, costringendo il pilota a regolarlo da capo.
La Colt CZ3 si appresta a sbarcare nelle concessionarie attorno a metà marzo con una gamma molto articolata. I motori previsti sono quattro, tre a benzina e uno turbodiesel, sviluppato con tecnologia Mercedes e destinato anche al cofano della "cugina" Smart forfuor, che con la Colt condivide lo stabilimento olandese d’origine e buona parte della componentistica. Nelle previsioni della Casa sarà questo common-rail 1.500 DI-D a fare man bassa di ordini, lasciando ai fratelli poco più delle briciole. La sua potenza massima è di 95 CV, con un picco di coppia di 210 Nm ma nel corso dell’estate arriverà anche in configurazione da 68 CV e 160 Nm.
Quattro sono anche le versioni previste per la CZ3. Apre le danze la "base", offerta solo con motore 1.1 al prezzo d’attacco di 9.920 euro con una dotazione standard che comprende tra l’altro airbag frontali, Abs, servosterzo, specchietti e alzacristalli elettrici. Sul gradino superiore si pone la Inform, abbianbile ai motori 1.1 (11.420 euro) e 1.5 DI-D (13.920 euro), e che in più offre la chiusura centralizzata, il climatizzatore e la predisposizione audio.
Alla Mitsubishi puntano però molto anche sull’allestimento Invite, disponibile con i motori 1.1, 1.3 e 1.5 DI-D rispettivamente a 12.420, 12.920 e 14.920 euro. A giustificare la maggior spesa ci sono la radio CD con sei casse, gli airbag laterali, i sedili regolabili in altezza, la fascia parabrezza scura e l’illuminazione degli strumenti regolabile, oltre a maniglie, specchi e bandelle varie in tinta. Al top c’è infine la Instyle, equipaggiata con sedili anatomici riscaldabili in pelle, fendinebbia e comandi audio al volante, dotato a sua volta di corona in pelle.
Se si eccettuano i cerchi in lega da 16" con pneumatici 205/45, le novità più succose sono concentrate lontano da occhi indiscreti. Il telaio è ampiamente rinforzato, lo sterzo è più diretto e veloce, l’assetto è irrigidito e i freni sono maggiorati. Nella dotazione di serie sono inoltre inseriti i controlli elettronici della trazione e della stabilità. Il tutto per tenere meglio a bada i 150 CV erogati dal 1.500 turbocompresso della CZT che dispone anche di una coppia massima di 210 Nm.
Prendendo servizio nella Colt a tre porte la prima impressione che si ha è di grande, inattesa spaziosità, complici l’altezza del padiglione e le dimensioni del parabrezza che rendono l’abitacolo molto luminoso.
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