Honda Civic Hybrid IMA - Come già la precedente generazione, anche questa indossa un vestito di taglio classico, rigorosamente a tre volumi. Da noi la moda imporrebbe altro, ma questa è un’auto pensata per vendere a tutte le latitudini e altrove, specie nel Nord America, l’auto piace di più con il bagagliaio bello pronunciato. Poco male, in fondo, anche perché i designer della Honda si sono messi d’impegno per dare comunque un tocco moderno a questa Civic.
Un aggettivo che calza a pennello a questa Honda è invece filante. Il muso è corto ma tutt’altro che tozzo, continuazione ideale di un parabrezza molto inclinato all’indietro. Tutto pare preciso e senza un pelo fuori posto, come se sulla carrozzeria avessero dato una bella impomatata con la Brillantina Linetti. Le ruote quasi lenticolari, i piccoli spoiler, le minigonne pudiche e le giunzioni invisibili tra i vari lamierati danno i loro frutti in termini di Cx, pari a soli 0,27.
E tecnologica, questa Honda, si può definire a pieno titolo. Sotto il cofano convivono, andando d’amore e d’accordo, due motori, uno termico e uno elettrico. Il primo è un quattro cilindri 1.3 monoalbero impreziosito da notevoli raffinatezze tecniche. Il sistema di accensione è a doppia candela sequenziale intelligente i-DSI, mentre la fasatura è variabile di tipo i-VTEC a tre stadi, capace cioè di far lavorare le valvole in modo diverso a seconda del tipo di guida e dell’andatura del momento: c’è una modalità per i bassi regimi, una per gli alti e una che prevede la chiusura di tutte le valvole. La sua potenza massima è di 95 cv a 6.000 giri, con un picco di coppia di 123 Nm a 4.600 giri. Nel ruolo di assistente c’è invece un motore elettrico trifase a magneti permanenti capace di 20 cv a 2.000 giri e di 103 Nm tra 0 e 1.160 giri.
All’avviamento il motore a benzina funziona in modalità di fasatura a basso regime e inizia a muovere la Civic con un aiutino da parte del socio elettrico. Quando si pesta duro sull’acceleratore, la fasatura cambia registro, aumenta l’alzata delle valvole e fa respirare il motore a pieni polmoni, con il motore elettrico che tira su le maniche e dà a sua volta fondo alle energie. Quest’ultimo tira invece il fiato durante i rilanci tranquilli e nella marcia a velocità di crociera elevata, quando tutto il lavoro viene svolto dal 1.300 a benzina con la fasatura più soft. I ruoli s’invertono quando la velocità di crociera è bassa: in questo caso il motore a benzina si ammutolisce, le valvole si sigillano e il motore elettrico spinge in piena autonomia la Honda.
La Civic IMA sarà in vendita a partire dalla metà di maggio in un'unica versione a 23.900 euro, con una dotazione di serie già completa. Ne faranno parte tra le altre cose sei airbag, i poggiatesta attivi, la radio con lettore CD/MP3 e caricatore da 6 dischi, i cerchi in lega da 15", l’antifurto, il climatizzatore automatico, il cruise control e il controllo elettronico della trazione e della stabilità.
Un aggettivo che calza a pennello a questa Honda è invece filante. Il muso è corto ma tutt’altro che tozzo, continuazione ideale di un parabrezza molto inclinato all’indietro. Tutto pare preciso e senza un pelo fuori posto, come se sulla carrozzeria avessero dato una bella impomatata con la Brillantina Linetti. Le ruote quasi lenticolari, i piccoli spoiler, le minigonne pudiche e le giunzioni invisibili tra i vari lamierati danno i loro frutti in termini di Cx, pari a soli 0,27.
E tecnologica, questa Honda, si può definire a pieno titolo. Sotto il cofano convivono, andando d’amore e d’accordo, due motori, uno termico e uno elettrico. Il primo è un quattro cilindri 1.3 monoalbero impreziosito da notevoli raffinatezze tecniche. Il sistema di accensione è a doppia candela sequenziale intelligente i-DSI, mentre la fasatura è variabile di tipo i-VTEC a tre stadi, capace cioè di far lavorare le valvole in modo diverso a seconda del tipo di guida e dell’andatura del momento: c’è una modalità per i bassi regimi, una per gli alti e una che prevede la chiusura di tutte le valvole. La sua potenza massima è di 95 cv a 6.000 giri, con un picco di coppia di 123 Nm a 4.600 giri. Nel ruolo di assistente c’è invece un motore elettrico trifase a magneti permanenti capace di 20 cv a 2.000 giri e di 103 Nm tra 0 e 1.160 giri.
All’avviamento il motore a benzina funziona in modalità di fasatura a basso regime e inizia a muovere la Civic con un aiutino da parte del socio elettrico. Quando si pesta duro sull’acceleratore, la fasatura cambia registro, aumenta l’alzata delle valvole e fa respirare il motore a pieni polmoni, con il motore elettrico che tira su le maniche e dà a sua volta fondo alle energie. Quest’ultimo tira invece il fiato durante i rilanci tranquilli e nella marcia a velocità di crociera elevata, quando tutto il lavoro viene svolto dal 1.300 a benzina con la fasatura più soft. I ruoli s’invertono quando la velocità di crociera è bassa: in questo caso il motore a benzina si ammutolisce, le valvole si sigillano e il motore elettrico spinge in piena autonomia la Honda.
La Civic IMA sarà in vendita a partire dalla metà di maggio in un'unica versione a 23.900 euro, con una dotazione di serie già completa. Ne faranno parte tra le altre cose sei airbag, i poggiatesta attivi, la radio con lettore CD/MP3 e caricatore da 6 dischi, i cerchi in lega da 15", l’antifurto, il climatizzatore automatico, il cruise control e il controllo elettronico della trazione e della stabilità.
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