Kia Carens 1.600 - Ma, forse, pensandoci bene, c’è veramente da essere invidiosi di quest’auto, che in 15.000 euro o giù di lì ci fa stare cinque posti larghi, un bagagliaio notevole, una dotazione completa e una qualità costruttiva tutt’altro che disprezzabile. Sì, la Kia come sempre colpisce e affonda la concorrenza giocando sul rapporto prezzo/dotazioni quasi imbattibile. E adesso che si è fatta anche un po’ più aggraziata riesce a dire la sua sul mercato non solo per il prezzo.
L’ ergonomia non è proprio curatissima, con pulsanti un po’ sparpagliati. Il tergi posteriore è in basso a sinistra e i fendinebbia sulla consolle centrale quando invece ci sarebbe stato tutto comodamente sulle levette ai lati del volante. Per il resto, solo buone sensazioni anche se il climatizzatore automatico a volte fa un po’ le bizze buttando fuori aria a temperature che decide lui.
Il 1600 si muove bene, ha rapporti lunghi ma anche una coppia piuttosto favorevole che fa sì che la Carens viaggi piuttosto spedita anche senza che sia necessario tirarle il collo. Meglio così, perché il quattro cilindri quando sale di giri comincia a fare la voce grossa urlando come se la Kia fosse omologata per fare i rally nel Gruppo A, con tonalità più da macchina sportiva che da monovolume. E se si è dei piedoni, comincia anche a diventare esigente come consumi, sforando allegramente verso il basso la soglia dei 10 km/litro.
Lo sterzo è molto leggero in manovra ma si irrobustisce il giusto quando si guida in velocità, dove la Carens si comporta bene senza accusare rollio eccessivo anche nelle curve affrontate a ritmo allegro. Peccato che i pneumatici di serie (Hankook) apprezzino solo e soltanto il terreno perfettamente asciutto e caldo. In tutti gli altri frangenti l’aderenza lascia piuttosto a desiderare.
L’ ergonomia non è proprio curatissima, con pulsanti un po’ sparpagliati. Il tergi posteriore è in basso a sinistra e i fendinebbia sulla consolle centrale quando invece ci sarebbe stato tutto comodamente sulle levette ai lati del volante. Per il resto, solo buone sensazioni anche se il climatizzatore automatico a volte fa un po’ le bizze buttando fuori aria a temperature che decide lui.
Il 1600 si muove bene, ha rapporti lunghi ma anche una coppia piuttosto favorevole che fa sì che la Carens viaggi piuttosto spedita anche senza che sia necessario tirarle il collo. Meglio così, perché il quattro cilindri quando sale di giri comincia a fare la voce grossa urlando come se la Kia fosse omologata per fare i rally nel Gruppo A, con tonalità più da macchina sportiva che da monovolume. E se si è dei piedoni, comincia anche a diventare esigente come consumi, sforando allegramente verso il basso la soglia dei 10 km/litro.
Lo sterzo è molto leggero in manovra ma si irrobustisce il giusto quando si guida in velocità, dove la Carens si comporta bene senza accusare rollio eccessivo anche nelle curve affrontate a ritmo allegro. Peccato che i pneumatici di serie (Hankook) apprezzino solo e soltanto il terreno perfettamente asciutto e caldo. In tutti gli altri frangenti l’aderenza lascia piuttosto a desiderare.
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